Nella giornata di ieri 22 ottobre, nelle prime ore del mattino è giunta la notizia della scomparsa dell’ex professore Carlo Gilardi, morto a 92 anni. L’anziano fu noto al pubblico per un episodio che ha fatto commuovere l’Italia.
È stato protagonista di una lunghissima battaglia portata avanti anche dal programma Le Iene, riguardante il suo caso di ricovero coatto in una RSA. La sua scomparsa è stata annunciata ufficialmente da una Iena.
Precisamente da Nina Palmieri, che attraverso un lunghissimo e commovente messaggio, ha voluto salutare Carlo. Il 92enne è venuto a mancare in un hospice di Airuno, dopo la lunga battaglia legale e mediatica portata avanti da Le Iene, e sostenuta da molti vip.
Morto Carlo Gilardi, l’anziano professore di Airuno: La sua storia raccontata da Le Iene

Il messaggio scritto da Nina Palmieri è il seguente: “Ve lo dico senza giri di parole, poche ore fa è spirato nell’hospice dove era ricoverato da circa tre settimane, Carlo Gilardi. Perché le sue condizioni di salute si erano molto peggiorate”.
“Quello che noi speriamo è che almeno, in questi ultimi tempi, gli sia arrivato tutto l’amore. L’affetto e il sostegno di tutti noi che abbiamo tifato per lui, sofferto per lui, lo abbiamo sostenuto in questa sua battaglia”.
“E come abbiamo promesso a lui non ci fermeremo, non staremo zitti. Non smetteremo mai di lottare per i diritti delle persone come Carlo, che purtroppo sono tante. Ciao Carlo è stato un onore aver sfiorato la tua anima buona e rara e aver potuto raccontare la tua incredibile storia. Ci mancherai tanto”.
La sua lotta legale è iniziata nel 2017, quando Carlo era entrato in possesso dell’eredità di famiglia, da quel momento ha iniziato ad avere forti discussioni con le sue sorelle. Tutto dovuto alla sua generosità, che lo ha portato a donare mezzo milione, a tutti quelli che avevano bisogno.
Da quel momento era nominato amministrato di sostegno, che aveva privato Carlo della gestione libera del patrimonio. Era cosciente delle continue richieste fatte solamente per approfittarsi del suo buon cuore. Per questo motivo nel 2020, ha scritto una lettera poi appesa fuori dal cancello di casa.
“È mio dovere morale avvertire che ormai, data l’età e che sono in cammino verso i 90. Il mio stato psicofisico va sempre più degradandosi e pertanto non sono più una persona affidabile, ammesso e non concesso che lo fossi in passato”.
“Chiedo perciò scusa per ogni mia eventuale mancanza e la vostra gentile comprensione oltre che il necessario perdono. Sono diventato un essere inutile e aspetto solo il felice giorno del mio trapasso”.
Nell’ottobre del 2020, l’uomo era poi ricoverato senza il suo consenso in una casa di riposo di Lecco. In questo modo era protetto da tutte quelle persone che in passato si sono approfittate della sua generosità. Il suo caso è poi stato portato all’attenzione da Nina Palmieri, e subito ha suscitato l’indignazione di molti volti noti, tra cui Andrea Bocelli.