È morto nella giornata di oggi Riccardo Laganà. Il Consigliere di amministrazione Rai nella nottata di oggi ha perso la vita a seguito di un arresto cardiaco all’età di 48 anni.
Un grandissimo dolore per l’intera famiglia, amici e colleghi che da anni hanno collaborato con lui. Quest’ultimo era stato confermato al suo secondo mandato nel CdA Rai.
Morto Riccardo Laganà, arresto cardiaco a 48 anni per il consigliere di amministrazione Rai

Riccardo è nato nel 1975 a Roma ed era un perito industriale capotecnico in elettronica e telecomunicazioni, oltre che esperto in linee di telecomunicazioni e impianti. Nel luglio del 2018 ha conquistato l’elezione come componente del CDA dall’assemblea dei dipendenti di casa Rai, ruolo in cui era poi stato riconfermato nel giugno del 2021.
Riccardo Laganà si è sempre schierato in prima linea per tutelare i valori del servizio pubblico. Difatti nella sua vita ha collaborati con vari movimenti e associazioni, tra le quali spiccano; Articolo 21, Move On Italia, Associazioni Stampa Romana, Libertà e Giustizia, Appello Donne e Media, Assoprovider, Libera Cittadinanza. Nel 2011 ha poi creato la piattaforma web IndigneRAI che aveva l’obiettivo di creare uno spaio per l’ascolto ed il confronto sulla Rai e per affrontare i temi principali nelle questioni relative al servizio pubblico.
Nel 2015 ha costituito l’associazione Rai bene Comune, diventandone il presidente. Inoltre, ha poi collaborato con alcune associazioni per la formazione e per gli aspetti divulgativi per lo sviluppo di una cultura per il rispetto di animali e ambiente.
Le parole del Dirigente Rai
Dopo la scoperta della sua scomparsa, il Presidente Rai Marinella Soldi assieme all’AD Roberto Sergio, al Consiglio di Amministrazione, al Direttore Generale e tutti i lavoratori Rai, ha voluto esprimere il suo cordoglio dichiarando: “L’improvvisa scomparsa di Riccardo Laganà è un dolore profondo per tutta la ‘sua’ Rai. Di cui è stato orgogliosamente parte e che ha rappresentato nel Consiglio di Amministrazione, dando voce a chi, con il proprio lavoro, fa vivere quotidianamente il Servizio Pubblico”.
Ha poi voluto aggiungere: “Nel suo ruolo di consigliere di amministrazione Laganà ha sempre rappresentato, con determinazione e fermezza, ma con lealtà e grandissimo senso di responsabilità. Il punto di vista dei lavoratori Rai, per un’azienda che desiderava fosse realmente un punto di riferimento autorevole per i cittadini e per la quale si è sempre speso generosamente in prima persona“.
Laganà è sempre stato a difesa dei lavoratori, difatti sulla sua pagina Facebook. L’ultimo post datato 4 agosto era in difesa di Sigfrido Ranucci e la squadra di Report: “Solidarietà a Report, solidarietà a Sigfrido Ranucci e alla sua squadra”.
“Ancora una volta è costretto ad intervenire personalmente per rettificare dichiarazioni di Ministri e politici. In sedi istituzionali da una parte dicono di difendere il giornalismo di inchiesta dall’altra ne mettono in discussione l’operato. Ecco perché occorre presidiare con attenzione la valorizzazione della tradizione del giornalismo di inchiesta sparita tra gli obblighi del prossimo contratto di servizio“