Ci sono ancora tantissime persone che non hanno compreso il pericolo della situazione. Luca Zaia nel corso delle ultime ore è furioso dopo aver visto sui social filmati e immagini di una marea di assembramenti in questa fase 2, movida e party da Padova a Palermo.
Per questo motivo Zaia, presidente del Veneto, è stato costretto ad intervenire e dire la sua: se si prosegue cosi, si torna alla quarantena forzata.
«Ci sono arrivate, ma credo a tutti, decine di foto e video dei centri delle nostre città con movida a cielo aperto. Non ho nulla contro la festa, ma divieto di assembramenti e l’uso della mascherina sono un salva vita per i cittadini». Parole dure ma doverose per far fronte ad una situazione non semplice.
Movida, fase 2 e tantissimi assembramenti, sfogo senza appello per il governatore del Veneto Luca Zaia
Il governatore Luca Zaia ha commentato cosi i diversi assembramenti registrati di recente. «In 10 giorni – prosegue – io li vedo i contagi: se aumentano richiuderemo bar, ristoranti, le spiagge, e torneremo a chiuderci in casa col silicone» come riporta il sito Leggo
«Chi non rispetta le regole, chi non usa le mascherine e il distanziamento sociale, abbia rispetto per i 1820 morti che il coronavirus ha fatto in Veneto», sono state le parole nel corso della sua conferenza stampa.
«Stiamo seguendo con ansia questa apertura importante iniziata ieri perché ci sono arrivate molte foto e video dei centri città con movide a cielo aperto. Così non può andare – si è espresso duramente il governatore del Veneto- l’uso della mascherina non può essere visto come una coercizione ma un piccolo sacrificio, che salvaguardia la salute: la mascherina è un salvavita».
E continua: «la mascherina non è un vezzo, la mascherina salva la vita e bisogna indossarla sempre. D’altra parte se tra una decina di giorni ci sarà un aggravamento e un aumento delle infezioni si tornerà a chiudere tutto. Bisognerà tornare a chiudere tutto», conclude Zaia avvisando tutti i cittadini di mettersi in riga il prima possibile.
Conclusioni
Vedremo che accadrà nelle prossime settimane dove si saprà con esattezza se il numero di contagi per via degli eccessivi assembramenti è aumentato. Nel frattempo tutte le regioni stano monitorando la situazione nella speranza che non vengano commessi errori che potrebbero compromettere quanto di buono fatto ad oggi.
Vedremo che accadrà. Vi terremo aggiornati appena ne sapremo di più. Restate sintonizzati con noi cari lettori.