Muore a soli 17 anni la giovane Eleonora Bottaro a seguito di una leucemia linfoblastica nel 2016. Solo nella giornata di ieri però, a distanza di diversi anni da quanto accaduto sono state depositate le motivazioni che ritengono colpevoli i suoi genitori.
Lino Bottaro e Rita Benini sono rispettivamente papà e mamma della giovane adolescente che purtroppo è scomparsa troppo prematuramente a seguito della sua malattia. Solo ieri sono emerse le motivazioni che il giudice che ritenuto valide per condannare i suoi genitori per quanto accaduto.
Motivazioni lunghe ben dodici pagine che raccontando come i genitori fossero contrari a qualsiasi tipo di farmaco tanto da rifiutare la classica Tachipirina e il Nurofen. Il padre infatti, continuava a richiedere che la figlia fosse curata con la Vitamina C che, secondo lui, non veniva data dai medici solamente per motivi legati alle case farmaceutiche.
Secondo i giudici la giovane ragazza affetta da leucemia avrebbe rifiutato le cure non per libera scelta ma sotto la convinzione dei suoi genitori. Vediamo le parole del giudice.
Muore a 17 anni per leucemia dopo aver rifiutato la chemio: “Non credeva ai medici”

Come riportato da Fanpage.it i giudici all’interno delle dodici pagine hanno così affermato: “Non fu una libera scelta che i suoi genitori ritennero di rispettare. Ma bensì un’opzione consapevolmente adottata dai genitori in prima persona, nonostante i medici li avessero informati dell’impossibilità, per la figlia, di guarire senza la chemio”.
Nel corso del processo infatti, i genitori di Eleonora hanno in più occasioni rifiutato la chemioterapia in quanto seguivano il metodo Hamer. In merito a questo, Lino e la moglie hanno sottolineato come la loro svelta fosse stata presa in modo del tutto autonoma dalla stessa 17enne.
Questo però, non è bastato ai giudici della Cassazione per cancellare i genitori di qualsiasi responsabilità. Quest’ultimi infatti, hanno affermato come: “La ragazza non aveva, in ragione dell’età, la percezione della reale possibilità di morire condizionata dalle decisioni dei genitori, di cui si fidava ciecamente (…) i quali le avevano detto che la chemio non era necessaria, anzi era nociva”.
Per tali motivi i genitori sono stati così condannati a distanza di anni proprio per la morte della giovane Eleonora Bottaro che, i compagni di classe e gli amici portano ancora nel cuore.