Napoli piange la morte del piccolo Simba di soli 3 anni. Il bimbo guerriero soprannominato così per via del cartone animato ‘Re Leone’ si è spento a causa delle gravi malattie che aveva riscontrato fin dalla nascita.
Il bambino per tutto questo tempo è stato assistito con amore e con dolcezza nella ‘Casa di Matteo di Napoli’. Essa non è altro che una struttura che ormai da tantissimi anni di occupa dei bambini con disabilità gravi abbandonati o con genitori che non riescono a prendersi cura di loro.
Simba ha perso tragicamente la vita nella giornata di ieri a soli 3 anni e mezzo. Per tutto questo tempo, il bambino è stato riempito di coccole, di amore e di affetto donandogli momenti indimenticabili e che gli hanno scaldato il cuore.
Il piccolo era nato in una baracca da una mamma che aveva avuto problemi personali e che non si poteva più occupare di lui. Venne portato via dagli assistenti sociali quando aveva solamente 4 mesi. Grazie a lui, alla sua storia e alle persone che lo assistevano, è riuscito a salvare alche il suo fratellino. Quest’ultimo per fortuna, ha trovato subito un’adozione e una famiglia che a tutti gli effetti nutre per lui un profondo affetto.
Napoli piange Simba, il bimbo guerriero morto a soli 3 anni

I funerali del piccolo si sono tenuti nella giornata di ieri tra le lacrime degli assistenti sociali e di tutte le persone che avevano imparato ad amarlo. Un dolore grandissimo che ha segnato l’intera comunità che aveva in più occasioni descritto la forza del bimbo e la sua dolcezza come indescrivibili.
A prendere a cuore fin da subito la sua vicenda fu l’assessore al Welfare del Comune di Napoli, Luca Trapanese che ha deciso di stargli accanto. Quest’ultimo spiega a Fanpage: “La sua storia è il simbolo di una sinergia enorme tra comunità, servizi sociali, Tribunale. Lui è stato salvato da un assistente sociale dentro una baracca, dove era nato”.
“Simba è morto sereno ed amato nella casa che lo ha accolto dalla nascita. Non aveva nessuno della sua famiglia originaria. Ha avuto una delle sue crisi e purtroppo o per fortuna non l’ha superata. È morto tra le braccia di Marco che lo ha voluto accompagnare in questo momento importante”.
LEGGI ANCHE: Bimba di 8 anni perde la vita per un tumore: l’intero paese in lacrime per Ludovica
“Questo è il senso e lo scopo della La Casa di Matteo. Siamo fortunati che ci sia una realtà simile e delle persone che la portano avanti con amore ” ha terminato l’assessore Luca Trapanese.