Un neonato è stato abbandonato nell’Ospedale di Melegnano a Milano dai propri genitori che di recente hanno perso il lavoro. L’ennesima triste storia che lascia migliaia di italiani tristi e senza parole davanti al gesto estremo fatto per proteggere il proprio bambino.
Questa è la storia di Sabrina e Michael che dopo aver perso il loro lavoro vivono all’interno di una tenza nei pressi della stazione di San Donato. Purtroppo, la loro fragile situazione economica li ha spinti a prendere una drastica decisione, abbandonando il loro piccolo nel nosocomio più vicino.
La giovane di soli 23 anni originaria di Cagliari è diventata mamma da pochissimi giorni quando, in accordo con il proprio fidanzato ha deciso di lasciare il neonato nell’Ospedale di Melegnano. Il piccolo nato il 2 dicembre ha potuto trascorrere solo pochi giorni con la sua famiglia prima di essere abbandonato.
Una decisione particolarmente sofferta ma che dietro nasconde una storia molto triste e che accomuna tantissime famiglie italiane. Sabrina dopo il suo duro gesto, ha raccontato le motivazioni dietro alla sua decisione direttamente a Il Giorno.
Neonato abbandonato in ospedale, le tristi parole dei genitori

Ma neo mamma all’interno de Il Giorno, ha voluto spiegare la scelta di abbandonare il proprio bimbo anche se contro il suo sentimento che lo lega a lui. La donna infatti, ha preso questa decisione a seguito della vita che sta conducendo e della precarietà della sua situazione economica.
“Abbiamo dormito con meno 19 gradi in Germania, al gelo. Riusciremo a resistere a Milano. Mi hanno dato dieci giorni di tempo per riconoscere mio figlio dopo il parto. Ma come farebbe a sopravvivere con me al gelo?” afferma Sabrina al giornalista.
Il fidanzato della ragazza lavorava come pizzaiolo nel Nord Europa ma dopo aver perso il suo lavoro non è più riuscito a trovarne un altro. Proprio per questo motivo, entrambi sono finiti a vivere in una tenda vicino alla stazione di San Donato a Milano.
A commentare la vicenda è stato anche il procuratore capo del Tribunale dei minorenni di Milano. Quest’ultimo ha affermato: “I genitori in queste condizioni disagiate non sarebbero stati in grado di tenere con sé il bambino dopo il parto e credo che la loro scelta sia stata in qualche maniera la più responsabile”.
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“Rimane però l’amarezza per la situazione di emarginazione dei giovani genitori. Non sarà purtroppo il primo né l’ultimo caso di ragazzi che si perdono, senza che nessuno faccia niente per accompagnarli verso un progetto di vita accettabile” ha terminato il procuratore.