Il legame tra il proprio papà umano e il suo cagnolino è immenso ed è proprio quest’ultimo che ha reso un momento magico quello avvenuto al Niguarda. Nell’ospedale di Milano infatti, di recente i medici, gli infermieri e gli altri pazienti hanno potuto assistere ad un episodio che ha lasciato tutti senza parole e dai tratti commoventi.
Giorni pieni di sofferenza quelli vissuti da Roberto lontano dal proprio amico a quattro zampe che, ha potuto rivedere solamente a distanza di un anno. La sua storia ha sciolto il cuore di centinaia di persone che, è poi stata condivisa sui social.
Niguarda, paziente chiede di rivedere il suo cane Buck: Il commovente abbraccio dopo un anno di ricovero
Dopo circa un anno dal suo ricovero, Roberto ha chiesto alle infermiere dell’ospedale di Niguarda se avesse potuto rivedere il suo cane Buk. Le infermiere hanno deciso di esaudire il suo desiderio e dopo un anno in cui non lo vedeva, ha potuto riabbracciarlo.
A raccontare la sua storia sono stati i sanitari dell’ospedale: “Il suo percorso è stato lungo e complesso e non ancora concluso perché nonostante i miglioramenti, Roberto dopo quasi un anno è ancora ricoverato. Un periodo molto difficile e sofferto che, nonostante tutto, è sempre riuscito ad affrontare a testa alta. Accettando la propria condizione e accogliendo le indicazioni di tutti gli operatori sanitari senza mai lamentarsi”.
“Per questo, quando si è lasciato andare ad un momento di sconforto, l’equipe ha voluto cogliere l’occasione per ascoltare la sua richiesta silenziosa. A quasi un anno di distanza, dargli la gioia di poter riabbracciare il suo amico a quattro zampe“.
L’ospedale ha poi spiegato: “L’accesso degli animali domestici alle aree di degenza dell’Ospedale è concesso solo ad alcuni reparti. E stto determinate condizioni“.
Ma per Roberto ed il suo fedele Buk, hanno voluto fare uno strappo alle regole che è stato realmente necessario: “Vista la peculiarità del percorso di Roberto è stato possibile trovare una soluzione, in accordo con la Direzione. Il primario e il coordinatore infermieristico e seguendo le indicazioni interne“.
Così, dopo un anno di distanza i due hanno potuto rivedersi ed abbracciarsi: “Buk, quindi, è stato fatto entrare in reparto dove, felice e scodinzolante. Ha potuto finalmente salutare il suo amato padrone. Travolti dalla gioia di questo incontro, anche il personale del reparto si è lasciato andare alla commozione. Felici di essere stati capaci di offrire a Roberto una “cura” fatta di ascolto e sensibilità rispetto ai bisogni del paziente”.