No Isee e procedure più semplici per il Reddito di emergenza. Tra non molto verrà finalmente promulgato il Decreto Aprile contenente tra le tante misure anche il Reddito di emergenza.
Alla vigilia della pubblicazione del decreto salgono in cattedra due associazioni, il Forum Disuguaglianze e diversità (ForumDd) e l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis) che hanno pubblicato un documento congiunto.
Il documento contiene alcune richieste fatte al governo per semplificare l’accesso al Reddito di emergenza e superare alcune criticità che i cittadini potranno riscontrare.
Secondo le associazioni la bozza del Decreto sul Reddito di emergenza che sta circolando in queste ore solleva molti dubbi perché così come impostato attualmente il Rem rischia di non raggiungere tutte le persone che ne hanno realmente bisogno.
Per Asvis e ForumDd il Rem è impostato per dare precedenza ad una minimizzazione del rischio di irregolarità e il contenimento della spesa pubblica.
Invece si chiede che tale sussidio sia fornito nel modo più rapido possibile e possa raggiungere il maggior numero di persone che si trovano in difficoltà.
No Isee e procedure più semplici
Per farlo è necessario semplificare l’accesso alla domanda tramite l’eliminazione del modello ISEE dai criteri per accedere al sussidio e una semplificazione della documentazione da produrre, dando ampio spazio all’autocertificazione.
Al momento il 72% dei modelli ISEE compilati in Italia è al di sotto dei 15.000 euro. Non rappresenta quindi un elemento significativo di discrimine della popolazione interessata. Dunque, l’Isee richiesto non serve per decidere chi debba ottenere il Rem.
Per non parlare secondo le associazioni delle difficoltà di calcolare il valore del reddito familiare e quello del patrimonio mobiliare che vanno inseriti nella domanda. Ecco perché è preferibile ridurre i documenti da presentare e prevedere in alcune di esse un autocertificazione con verifiche successive.
In questo modo si velocizzerà l’erogazione del denaro e si rimanderà alla fase successiva il controllo della regolarità delle domande. Si chiede inoltre di affidare all’Inps il calcolo automatico delle somme che possono andare, in forma di integrazione, a coloro che già ricevono il Reddito di cittadinanza (Rdc).