Talvolta, chiudere alcune porte significa amarsi, guardare al futuro, vivere una vita che sia degna di essere vissuta. Ci preoccupiamo troppo degli altri e mai di noi stessi, causandoci stress e ansie, e anche parecchia solitudine.
Ma nel momento in cui chiudiamo una porta, andiamo avanti con la nostra vita. Accettiamo che nel futuro può accadere qualcosa di meraviglioso, che ci spinge a vivere davvero. Non possiamo trascinarci dei pesi.
Ieri è una parola pesante; oggi è la parola da preferire; il domani è una parola ancora sconosciuta. Ma è solo lasciandoci alle spalle il passato che impariamo dai nostri errori e non diamo più per scontati noi stessi.
Prima di tutto, chiudiamo con il passato, ma non facciamolo amaramente. Se proviamo rabbia, rancore, non chiuderemo mai davvero. Invece, dobbiamo accettare quanto è stato per ricominciare a vivere.
Chiudere alcune porte significa amarsi!
L’accettazione è il primo passo per andare verso il futuro. Ed è questo lo step successivo: cominciamo qualcosa di nuovo, di emozionante, che ci consenta di vivere con il sorriso sulle labbra. Si dice che “chiusa una porta, si apre un portone” e chissà che non sia vero!
Ci sono ancora alcuni problemi, degli strascichi? Non permettete a nessuno di averla vinta, ma soprattutto non lasciate che siano gli altri a risolvere i problemi. Aprire la porta e andare avanti significa anche addossarsi le proprie responsabilità.
Se possiamo darvi anche un altro consiglio, è quello di aprire la mente al nuovo. Non concentriamoci su quello che facevamo prima, ma troviamo qualcosa di nuovo, cambiamo le nostre abitudini, cerchiamo di non ricadere nella stessa trappola.
Solo così potremo vivere una vita degna di essere vissuta; solo così potremo dire di vivere davvero e mai, mai sopravvivere. Perché si deve pur avere un giorno meno brutto degli altri; una vita felice e colorata. Salutiamo lo stress del passato e viviamo, viviamo davvero.