Nuovo codice della strada. Nel giro di qualche mese potrebbero esserci molti più autovelox sulle strade italiane e di conseguenza in arrivo ci sarà anche una pioggia di multe. Tutto questo grazie al decreto semplificazione già approvato in Senato e che nei prossimi giorni arriverà alla Camera.
Si tratterà di una mini riforma del codice della strada che vedrà come novità principale proprio gli autovelox. Se fino ad ora i dispositivi autovelox fissi erano vietati nelle strade urbane e nei quartieri, con la nuova norma il divieto decadrà.
Così nei prossimi mesi potranno comparire molti più autovelox anche in strade cittadine. C’è da dire però che l’ultima parola spetterà sempre al prefetto. Lui darà l’autorizzazione attraverso un’analisi degli incidenti avvenuti e sulle loro cause, anche per tutelare i pedoni e gli utenti vulnerabili.
Quindi ad esempio potrebbero trovare posto ai bordi delle strade dove il rischio è l’investimento del pedone, ovvero quelle vie e strade cittadine con scuole, abitazioni, negozi, servizi dove ci sono attraversamenti pedonali a rischio.
Nuovo codice della strada: anche un pacchetto a tutela dei ciclisti
Tra le novità del decreto c’è anche un pacchetto a tutela dei ciclisti. E’ prevista l’introduzione della strada urbana ciclabile ad unica carreggiata con banchine pavimentate e marciapiedi, con limite di velocità non superiore a 30 km/h, definita da apposita segnaletica verticale ed orizzontale, con priorità per le biciclette.
Sulle strade cittadine dove il limite di velocità è di 30 chilometri orari le biciclette potranno circolare anche in senso opposto all’unico senso di marcia consentito agli altri veicoli.
Inoltre gli ausiliari della sosta, avranno maggiori poteri di sanzionamento nei divieti di sosta. A causa del coronavirus saranno rivisti anche i tempi della revisione. I veicoli la cui revisione scadeva entro lo scorso 31 luglio avranno tempo fino al 31 ottobre, mentre viene autorizzata la circolazione fino al 31 dicembre 2020 dei veicoli da sottoporre ai medesimi controlli entro il 30 settembre 2020 nonché la circolazione fino al 28 febbraio 2021 dei veicoli da sottoporre agli stessi controlli entro il 31 dicembre di quest’anno.