Nuovo Lockdown. Il governo continua ad essere diviso in due. C’è chi come il ministro Speranza che spinge verso un’inevitabile chiusura totale quanto prima e chi come il Premier Conte che continua a ribadire di voler attendere per valutare gli effetti dell’ultimo DPCM che ha diviso l’Italia in fasce di rischio.
La verità è che anche l’ultimo decreto potrebbe non bastare a fermare la curva del contagio in Italia. E il governo starebbe spingendo sul Premier affinché iniziasse a pensare a misure ancora più restrittive su scala nazionale, simili a quelle già avute nello scorso marzo.
Il ragionamento del presidente del Consiglio nelle riunioni private, come rivela il Corriere della Sera, è che il meccanismo scientifico delle aree rosse, arancioni e gialle non può essere scardinato: “Dobbiamo aspettare gli effetti delle misure. Ci siamo dati un metodo scientifico e non possiamo metterlo in discussione sull’onda dell’emotività“.
Fino a poche settimane fa un lockdown totale era ritenuta un’opzione esclusa dal ventaglio delle misure per fronteggiare la seconda ondata, ma adesso il pugno durissimo potrebbe diventare realtà.
A preoccupare è la situazione negli ospedali. La paura è che in breve tempo le terapie intensive possano giungere a saturazione e questo potrebbe determinare la creazione di nuovi Covid hospital, anche da campo, in fretta e furia.
Il 15 novembre la data da segnare per un eventuale nuovo lockdown
Attualmente il rapporto percentuale tra tamponi effettuati e nuovi positivi è salito al 17,2%. Un dato in aumento quotidiano ma questo era largamente previsto dagli esperti. Poi, dicono “Dal 15 novembre ci potrebbe essere la vera decrescita laddove si verificassero gli effetti benefici degli ultimi Dpcm“.
Dunque la data rossa da segnare per determinare un nuovo lockdown in tutta Italia potrebbe essere domenica 15 novembre.
Se tra cinque giorni la curva epidemiologica non dovesse invertire la rotta, l’ipotesi più probabile sarebbe far rientrare tutte le Regioni nella “zona rossa”.
Ovviamente sarebbe necessario un nuovo Dpcm, che andrebbe discusso con il Comitato tecnico-scientifico e con le Regioni già nel prossimo fine settimana.