«Per una mezzorata se ne stette a panza all’aria, senza mai staccare lo sguardo dall’àrbolo. E più lo taliava, più l’ulivo gli si spiegava, gli contava come il gioco del tempo l’avesse intortato, lacerato, come l’acqua e il vento l’avessero anno appresso anno obbligato a pigliare quella forma che non era capriccio o caso, ma conseguenza di necessità» (Andrea Camilleri, La gita a Tindari, Sellerio editore, Palermo 2000, p. 204).
L’olivo saraceno è un mito, un “simbolo della memoria”, diceva il maestro Sciascia che, come Pirandello, Quasimodo e Camilleri scrivono di questo àrbolo leggendario. Inesistente come specie, ma considerato un albero secolare rintracciabile all’epoca della dominazione araba; la tradizione popolare narra di una tecnica di impianto che consiste nel mettere a dimora piccoli alberelli nella stessa fossa e attorcigliandoli attorno ad un asse centrale.
Crescendo, il tronco è stretto attorno a sé, sempre nel singolare avvitamento destrogiro. Saraceno o no, l’ulivo è un albero affascinante per la sua eleganza del tronco solcato dal tempo, per la bellezza del fogliame verde-argenteo che si muove come una marea sotto il soffio del vento. Il paesaggio dell’ulivo rimane impresso nella memoria per il contrasto delle sfumature dal giallo al marrone della terra alle tonalità di verde cangiante della chioma punteggiata dai piccoli frutti. Le olive schiacciate sunnu ‘na sulenne camurria da preparare, ma se avete la pacienza di aspettare e seguire la ricetta passu passu, non ve ne pentirete.
:-)
Ingredienti:
per la ricetta di Olive ‘cunzate’ alla siciliana:
300 g di olive verdi in salamoia
5 foglie di menta fresca
un pizzico di origano
un rametto di rosmarino
un peperoncino rosso (diavolicchio) tagliato a pezzetti
4 spicchi d’aglio
un cucchiaio d’olio d’oliva
sale
Preparazione:
della ricetta di Olive ‘cunzate’ alla siciliana:
Lavate, asciugate, snocciolate le olive e schiacciatele leggermente con il batticarne; schiacciate leggermente anche gli spicchi d’aglio, lasciando però i pezzi uniti al gambo. Lavate le foglie di menta e il rametto di rosmarino tenendo di questo solo le fogliette. Mettete tutto nell’insalatiera (o in una scatola di plastica con coperchio) con l’origano, il peperoncino, sale e olio. Rigirate e lasciate riposare per circa 2 ore, poi togliete l’aglio e disponete le olive in una ciotola adatta per essere messa in tavola, eliminando l’olio eccedente (servirà per una insalata, per esempio di finocchi crudi). Servite freddo, ma non gelato.
Le olive cunzate (cioè ‘condite’) sono una gustosissima preparazione rustica che in Sicilia si trova anche nelle fiere e nei quartieri popolari.