Omicidio Roberta Siragusa. Lo scorso Gennaio la morte della 17enne di Caccamo ha lasciato sconvolta tutta l’Italia che ancora oggi cerca la verità e giustizia. In questi mesi i Ris di Messina hanno continuato a svolgere le indagini e gli accertamenti per ricostruire al meglio ogni dettaglio dell’omicidio. Accusato di aver strappato la vita alla giovane Roberta è proprio Pietro Morreale, ovvero il suo fidanzato.
Dopo lunghi mesi di silenzio e di attesa emergono finalmente altri particolari importantissimi da parte dei Ris di Messina nei confronti dell’omicidio. All’interno della macchina del 19enne, sono state trovate delle tracce di sangue che appartengono sia a Roberta e sia a Pietro Morreale. Stando alla ricostruzione dei militari infatti, la giovane vittima sarebbe stata uccisa dentro il campo sportivo di Caccamo.
Omicidio Roberta Siragusa: Tracce di sangue e di capelli nell’auto di Pietro Morreale
La giovane ragazza prima di perdere la vita ha cercato più volte di difendersi e di scappare, finendo diverse volte a terra e procurandosi diversi tagli come quello sotto il mento. È proprio in quel momento e in quel punto che l’assassino le ha dato fuoco mentre era ancora in vita e uccidendola. In un secondo momento l’avrebbe poi caricata all’interno della sua macchina per abbandonarla in un dirupo sotto al belvedere di Caccamo.
I militari dell’Arma di Messina intorno al campo sportivo hanno ritrovato diverse tracce come pezzi di jeans e un mazzo di chiavi appartenente a Roberta, anch’esse bruciate e mischiate al terriccio. Gli inquirenti, inoltre, hanno trovato anche del materiale combusto all’interno dell’auto di Pietro Morreale dove, il 19enne ha adagiato il cadavere di Siragusa. Dettagli e particolari che darebbero una svolta importante nei confronti del caso che ha sconvolto l’intera Italia.
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