Omicidio Willy Monteiro, questa mattina si è finalmente tenuta la sentenza nei confronti dei fratelli Bianchi che li ha condannati all’ergastolo. Il giovane ragazzo nel 2020 ha perso la vita in Piazza Oberdan a Colleferro dopo aver cercato di aiutare un amico, riportando delle ferite che non gli hanno lasciato scampo.
Fin da subito gli agenti avevano arrestato i fratelli Marco e Gabriele Bianchi insieme a Francesco Belleggia e Mario Pincarelli. Tutti e quattro i ragazzi erano stati indicati come le persone che avevano aggredito a morte il giovane Willy senza un vero e proprio motivo.
A distanza di circa due anni è arrivata finalmente la sentenza che tutta la famiglia di Monteiro aspettava con grande speranza. I due fratelli Marco e Gabriele infatti, sono stati accusati di omicidio e condannati all’ergastolo dai giudici della prima corte d’Assise del Tribunale di Frosinone.
Per quanto riguarda gli altri due ragazzi presenti nel momento della tragedia, sono stati decisi ventitré anni di carcere per Belleggia e ventuno per Pincarelli. Una decisione che l’intera Italia aspettava da tempo e che, ha ridato un poco di serenità alla famiglia di Willy dopo la sua tremenda morte.
Omicidio Willy Monteiro, i fratelli Bianchi condannati all’ergastolo
Il pubblico ministero nella giornata di oggi ha così chiesto l’ergastolo per Marco e Gabriele Bianchi e diversi anni di carcere per Pincarelli e Belleggia. Tutti e quattro i ragazzi sono stati giudicati colpevoli dalla prima corte d’Assise colpevoli di omicidio volontario.
Una sentenza che ha portato giustizia alla morte di Willy avvenuta nel 2020 senza una vera e propria ragione. Il giudizio della corte è seguito da tantissimi applausi e grida nei confronti dei condannati che, non hanno accolto di buon gusto la decisione presa nei loro confronti.
A commentare la scelta verso i fratelli Bianchi è anche il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna: “Non avremmo mai voluto assistere a questo processo e purtroppo Willy non ce lo ridarà nessuno. Però è certo: giustizia è fatta. Si tratta di una sentenza giusta”.
Anche Samuele Cenciarelli, testimone e amico di Willy ha rilasciato alcune dichiarazioni importanti: “Willy è stato un esempio di coraggio e amicizia e spero di ispirazione per qualcuno più piccolo di noi. Il suo gesto non deve essere dimenticato. Di quel giorno ricordo tutto e non è vero come dice la difesa che non si vedeva nulla, che i lampioni erano spenti. Si arrampicano solo sugli specchi e spero che i giudici non ci credano”.