Omicron 5, risalgono i contagi e atteso picco per la fine di luglio. Se da una parte scendono a sempre di più le vendite di igienizzanti e mascherine in farmacia, salgono quelle di tamponi. Sono aumentati infatti del 17% in una settimana le vendite di tamponi, soprattutto quelli fai da te.
Purtroppo il virus continua a circolare nonostante comunque non ci sia più nessun divieto e nessun limite.
Con la diffusione di questi test fai da te ci sarebbe il rischio di avere un quadro piuttosto falsato della circolazione virale ,visto che spesso questi risultati non sono comunicati.
Omicron 5, salgono i contagi. Nuova ondata, picco a fine luglio
Secondo quanto riferito dall’epidemiologo Cesare Cislaghi, ad oggi i positivi sarebbero all’incirca un milione e si rischia di andare incontro anche ad un aumento dei decessi.
A parlare in queste ore è stato anche il virologo Fabrizio Pregliasco il quale sottolinea il fatto che purtroppo da questa pandemia non siamo ancora affatto usciti anzi siamo proprio nel mezzo di una nuova ondata.
Secondo Pregliasco il picco sarebbe raggiungibile a fine luglio. Gli italiani da diversi mesi ormai si sentono molto più liberi ed in molti si comportano come se effettivamente il virus non circolasse più.
«Omicron5 rialza e rialzerà i casi, continueremo ad averne di gravi, seppur in modo proporzionale». Questo quanto aggiunto da Pregliasco.
Secondo uno studio che arriva direttamente dall’università di Pechino, potrebbero esserci già delle sotto nuove varianti piuttosto vulnerabili. È stato comunque appurato che Omicron 5 sia molto più forte delle varianti precedenti.
Per questo, secondo Pregliasco le mascherine vanno indossate anche al mare quando c’è piuttosto caos.
«Dopo un periodo di calo, stiamo vedendo un nuovo aumento di tamponi Covid effettuati in farmacia. Ma soprattutto un aumento molto considerevole dei test fai da te» ma questi «non permettono di avere una reale percezione della circolazione reale del virus in questa nuova ondata determinata». Questo quanto spiega il segretario di Federfarma, Roberto Tobia.