La giornata di ieri ha portato ad un grande traguardo in merito all’Orsa Jj4 e alle decide di richieste presentate dalla Lav nei confronti del Tar di Trento. Quest’ultimo mesi fa aveva preso in carico la richiesta da parte dell’associazione animalista per ritenere l’animale innocente per la morte del giovane runner, chiedendone così il trasferimento.
Dall’altra parte invece, il presidente della Regione autonoma Fugatti aveva chiesto espressamente al Tar il via libera per l’abbattimento. Rimandata per circa un mese la decisione, nella giornata di ieri si è finalmente arrivati ad un verdetto, seppur provvisorio.
Fino al 27 giugno l’orsa Jj4 sarà salva, un grande momento di gioia per tutti gli animalisti e per le persone che per settimane hanno lottato per la sua liberazione. Nelle ultime ore, in merito a quanto accaduto si è espresso Massimo Vitturi ovvero il responsabile Area Animali Selvatici di Lav proprio in merito a quanto accaduto.
Orsa Jj4, Lav esulta: “Ora trasferiamola in Romania”

Massimo Vitturi ha affermato con grande gioia: “La LAV apprende positivamente ed è felice del risultato di questa pronuncia del Tar che ancora una volta conferma la nostra posizione a discapito di quella della Provincia. Per la seconda volta la LAV batte la provincia di Trento sull’abbattimento di JJ 4 MJ5”.
Proseguendo quest’ultimo ha spiegato: “Il prossimo step, come richiesto dal Tar, sarà da compiere entro il 27 giugno, data entro la quale la LAV depositerà un progetto per il concreto trasferimento all’estero del plantigrado”.
“Con tutte le informazioni specifiche del rifugio in questione, che si trova in Romania, e del progetto economico che, come abbiamo detto sin dall’inizio, sarà ad esclusivo carico della LAV“.
Per il momento infatti, gli orsi Jj4 e Mj5 sono salvi e il responsabile ha affermato: “Ci aspettiamo a quel punto che venga adottato questo provvedimento e che JJ4 possa essere trasferita all’estero. Comunque, il merito del Tar è fissato al 14 dicembre prossimo. Quella è la data in cui si dovrà esprimere definitivamente rispetto ai nostri ricorsi originali”.