Una vicenda surreale quella accaduta a Palermo negli ultimi mesi che vede protagonista una giovane mamma e il suo bimbo di soli 18 mesi. Il piccolo infatti, veniva dato in ‘affitto’ ad un’altra donna alla cifra di 100 euro al mese fino a quando, la questione è stata scoperta dagli assistenti sociali.
La mamma del neonato era conosciuta in tutta la comunità per i suoi problemi personali per cui, le era stata tolta la potestà genitoriale ormai da diverso tempo. Un vero e proprio caso che ha lasciato tutta la cittadina senza parole che, non avrebbe mai pensato di poter assistere ad una scena del genere.
A salvare la vita del bimbo di soli 18 mesi sono state le Forze dell’Ordine di Palermo che grazie ad un’indagine efficiente e veloce hanno scoperto ciò che stava accadendo. Il piccolo ora è affidato ai servizi sociali del Comune in attesa di ulteriori informazioni e di una famiglia che possa adottarlo.
Il magnifico lavoro svolto dal commissariato Brancaccio ha spinto il sindaco Roberto Lagalla a premiare gli agenti che hanno preso parte all’indagine. A far emergere quanto stava accadendo è stato il ricovero nell’Ospedale Bucheri La Ferla la bimba di due anni e mezzo della donna.
Palermo, mamma da in affitto il suo bimbo ad un’altra donna

Stando a quanto riporta PalermoToday il papà della bambina è rimasto vicino a lei per tutto il tempo mentre la mamma ha chiesto della sua salute con delle semplici telefonate sporadiche. Questo comportamento sospetto, ha così spunto gli agenti della polizia a far scattare alcuni accertamenti che hanno poi portato ad una scoperta senza precedenti.
Gli aventi del commissariato indagando hanno scoperto come la coppia avesse un secondo figlio del quale nessuno conosceva l’esistenza o aveva notizie. Da quel momento in poi si sono avviate le ricerche sul territorio per cercare il piccolo. Esso sembrava non vivere con la propria mamma ma bensì con un’altra donna.
È proprio quest’ultima a raccontare alle Forze dell’Ordine di aver pagato la mamma biologica 100 euro al mese per tenere con se il piccolo. Tutto ciò che la donna voleva dare al bimbo era affetto, gioia e tanto amore.
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Il neonato è affidato ai servizi sociali e poi ad una comunità per minori che si trova a Palermo. Le condizioni di salute erano comunque buone e non è stato necessario l’intervento di medici o pediatri.