Sono diverse le passate di pomodoro che nel corso della nostra vita utilizziamo per le nostre preparazioni ma sappiamo qual è la più ricca di pesticidi? A svelare quale sia la marca contenente ben 3 diversi tipi di sostanze contaminante è un test condotto dal Salvagente.
Quest’ultimi infatti, hanno analizzato ben 20 diversi tipi di passate di pomodoro che possono essere acquistare all’interno dei classici supermercati o discount. L’obiettivo di tale test, è quello di scoprire quali tra le marche più famose in circolazione abbia al suo interno più pesticidi rispetto alle altre.
Il risultato di questo esperimento siamo sicuri che vi sorprenderà tantissimo. Il Salvagente ha così svelato la marca più ‘ricca’ di parassiti con l’intento di apportare e garantire la massima sicurezza per ogni famiglia. Vediamo insieme i risultati e il nome del marchio.
Passate di pomodoro, ecco la marca che contiene più pesticidi tra le più note

In particolar modo il laboratorio ha ricercato all’interno della sua indagine le micotossine, i pesticidi e i metalli pesanti ovvero nichel e cromo. Tutte le varie passate infatti, sono state sottoposte a diverse prove merceologiche in grado di valutare al massimo la loro qualità.
Nel dettaglio il test ha analizzato le seguenti marche: Carregour, Cirio, Coop, De Cecco, De Rica, Esselunga, Eurospin, Lidl, MD, Mutti, Petti, Pomì. Continuando anche: Star, Todis e Valfrutta, svelando così quali tra quelle contiene una maggior presenza di pesticidi in grado di danneggiare la nostra salute.
I risultati della ricerca hanno ottenuto dei buoni risultati. Tutte le passate infatti utilizzano pomodori 100% italiani privi di micotossine e pesticidi con una sola eccezione che svela di seguito la marca bocciata che nessuno si sarebbe mai aspettata.
La passata peggiore: ecco la marca bocciata
19 marche sono state promosse con buoni risultati tranne quella firmata Petti. Il test svolto in laboratorio ha individuato ben 3 pesticidi (al di sotto dei militi della legge). Quest’ultima all’interno conteneva il dimethomorph ovvero un fungicida utilizzato per le coltivazioni di pomodoro.
La passata Petti inoltre conteneva anche l’azoxystrobit, anch’esso un fungicida tossico per l’ambiente marino e il propamocarb, nonché un ungicida cancerogeno per l’organismo.
Il Salvagente ha terminato la sua ricerca affermando: “Le concentrazioni sono sempre tutte al di sotto del limite di legge ma trovare un campione – l’unico – con tre residui è sicuramente il sintomo di trattamenti in campo un po’ troppo ricorrenti. Inoltre, nonostante Efsa al momento abbia escluso effetti diretti sulla salute sul cosiddetto effetto cocktail, il principio di precauzione e più studi sulla compresenza di basse concentrazioni di più principi attivi nello stesso alimento ci invitano a non abbassare la guardia”.