Pensioni scattano gli aumenti per milioni di italiani, ecco come cambiano gli assegni. Torniamo a parlare di pensioni, visto che c’è una grande novità che interesserà davvero tantissimi pensionati.
Già ieri, lunedì 3 aprile è scattata la rivalutazione per gli assegni pensionistici superiori ai 2.100 euro al mese.
E’ stato l‘Inps presieduto da Pasquale Tridico ad aver concluso varie attività di rivalutazione delle pensioni e prestazioni assistenziali. Facciamo il punto della situazione.
Pensioni scattano gli aumenti per milioni di pensionati, come e cosa cambierà?

Finalmente, a partire già dal cedolino del mese di aprile, sarà riconosciuta una rivalutazione non solo per i trattamenti minimi di coloro che hanno 75 anni o più, ma anche per tutti gli altri compreso gli arretrati riguardanti i primi tre mesi del 2023.
Tutto questo è stato previsto dall’ultima legge di Bilancio che è entrata in vigore a partire dal 1 gennaio 2023 ma che purtroppo no è stata ancora applicata. Le pensioni minime per gli over 75 saranno almeno di 600 euro.
Chi ha un’età inferiore ai 75 anni, l’assegno invece non raggiungerà i 600 euro, tuttavia i pensionati potranno ricevere un’altra rivalutazione, dell’1,5% sull’inflazione, con assegno pari a 570 euro.
A partire da ieri, quindi, sono state applicate tutte le novità che son state introdotte dalla Manovra 2023 e che è stata fortemente voluta da Giorgia Meloni.
Sulla base di queste novità, tutti gli assegni inferiori a quattro volte il trattamento minimo saranno adeguati al 100%. Chi riceve delle cifre inferiori, avrà un aumento che però sarà inferiore.
Tale aumento era stato già annunciato a gennaio, ma soltanto adesso sono arrivati i fatti. Detto questo, va sottolineato il fatto che non tutti i pensionati italiani riceveranno gli stessi aumenti. L’importo, ad ogni modo, dipenderà dal peso complessivo dell’assegno che viene percepito.