Pignoramenti per chi non paga le multe per il Covid-19, tutti i rischi che si corrono. In tutti questi mesi di pandemia da Coronavirus, in molti sono stati destinatari di multe per violazione delle norme sul Covid-19. Le autorità nei mesi scorsi e tutt’oggi, continuano a trovare delle soluzioni per poter punire questi trasgressori.
Alcune multe sono state fatte durante il lockdown, per non aver indossato la mascherina o per altri motivi futili. Inizialmente, i trasgressori erano puniti con sanzioni che avevano principalmente un carattere penale, adesso le cose sono cambiate.
Si è passati a delle vere e proprie sanzioni amministrative. Va detto che si tratta di multe molto salate. Capita però sempre più spesso che i furbetti, nonostante abbiano contravvenuto alla legge, non adempiano al pagamento.
Lo Stato, così, a maggior tutela, ha trovato delle soluzioni per poter riscuotere i contributi. A cosa si va incontro, quindi, se non si pagano le multe per il Covid-19?
Pignoramenti per chi non paga le multe per il Covid-19
Sono sempre di più coloro che non hanno proprio alcuna intenzione di pagare una multa. Ovviamente in questi casi, l’autorità ha un obbligo ben preciso. Quale? L’autorità che deve ricevere il pagamento è chiamata a iscrivere a ruolo la multa.
Il documento ufficiale verrà inviato all‘Agenzia delle entrate che invierà al trasgressore la relativa cartella esattoriale. Questa diventerà esecutiva a ben 60 giorni dall’avvenuta notifica e sarà impugnabili entro questo arco di tempo.
I trasgressori che non pagano entro la scadenza, corrono dei rischi molto seri. L’esattore può anche richiedere il pignoramento dei beni del trasgressore.
Potrebbe essere pignorato il 20% dello stipendio o della pensione. Potrebbe anche esserci la possibilità che venga bloccato il conto corrente del trasgressore.
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