Sono arrivate delle novità sulla manovra riguardante i Pos. L’ultima riguarda all’apertura al prelevo direttamente da esso. Questo riguarda soprattutto le aree interne della città e dei piccoli comuni, ovviamente è una mossa per bilanciare la chiusura degli sportelli tradizionali.
Inoltre, è presente anche una manovra per assecondare la circolazione dei contanti in maniera cauta e prudente, che direttamente Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti vorrebbero blindare il prima possibile.
In questo modo, potrebbero già esserci e poter assimilare i primi microstanziamenti che solitamente vengono utilizzati per appannaggio degli emendamenti parlamentari. Inoltre, è utile per rimediare sul tax credit per il cinema. Il governo vuole procedere velocemente all’approvazione del testo.
Pos come bancomat, ora si potrà prelevare i contanti in edicole e farmacie

In questo modo, ogni cittadino avrà molta più facilità nel prelevare il contante direttamente con il Pos del negozio: questo sarà possibile anche grazie alle nuove norme antiriciclaggio, che puntano a favorire il convenzionamento di esercizi commerciali comuni in ogni città.
I controlli partono automaticamente quando scattano oltre 250 euro tramite soggetti convenzionati e agenti. La misura è “in controtendenza” rispetto alla “contrazione degli sportelli tradizionali”, ha spiegato la relazione illustrativa.
Con questa possibilità, è possibile rappresentare un vero e proprio vantaggio anche per i vari esercenti. Così facendo ci sarebbe una distribuzione del contante, avendo così “una riduzione delle giacenze” e dei “rischi per la sicurezza”, ovviamente collegata alla presenza di liquidità in negozio.
I cittadini potranno prelevare il contante direttamente con il Pos nei negozi come edicole, farmacie, supermercati e altri punti vendita.
Infine, ci sarà anche il ritorno del tetto al tax credit per i compensi di attori e registi. Il governo, a causa di un errore presente nel testo della manovra, presentato nella giornata del 1° novembre, ha voluto rimediare al testo finale della legge di Bilancio in Senato.
Nel caso in cui non si fossero accorti di tali errori, avrebbero potuto correggerlo solamente tramite emendamenti. Questo tetto compariva nelle bozze, e non nel Ddl inviato a Palazzo Madama.