Pranzo e cenone di Natale e Capodanno. Sarà un Natale diverso rispetto agli altri anni a causa dell’epidemia da coronavirus. Nei giorni scorsi si sono susseguiti gli inviti a trascorrere i giorni di festa in serenità ma in maniera sobria cercando di non accogliere in casa persone estranee al nucleo familiare. L’obiettivo è evitare assembramenti anche casalinghi durante le feste. Arrivano oggi alcune linee guida su come comportarsi durante le cene di viglia e i pranzi di natale e capodanno.
Per prima cosa lo scambio dei regali. Questo dovrà avvenire in modo rapido, magari con un tavolo comune per i pacchi e senza abbracci e incontri ravvicinati. A tavola dovrà esserci un distanziamento di 1,5 metri tra i commensali e bisognerà evitare di poggiare portate comuni al centro da cui tutti possono prendere. Evitare i brindisi ravvicinati. Anche i classici vassoi comuni per il cibo sono vivamente sconsigliati. Gli avanzi vanno cotti di nuovo prima di essere mangiati. Evitare il scambiarsi del cellulare e il cantare.
In bagno è d’obbligo l’utilizzo di asciugamani separati per gli ospiti. Ognuno deve avere il suo senza scambio. Nel salone di casa importante l’aereazione e il ricambio d’aria ogni mezz’ora con l’apertura delle finestre.
Pranzo e cenone di Natale e Capodanno: via libera agli spostamenti?
Quanto agli spostamenti si va verso il via libera anche nei giorni del 25-25 e 31. Si attende la pronuncia del governo nei prossimi giorni. Anche se verranno stabiliti dei limiti abbastanza restrittivi e non pare sia possibile viaggiare da Nord a Sud: la deroga potrebbe essere concessa in base ai chilometri da percorrere per raggiungere i familiari in un altro centro, oppure solo ai Comuni limitrofi con meno di cinquemila abitanti.
Intanto da domani Lombardia, Piemonte, Basilicata e Calabria diventeranno zona gialla. Negozi aperti, compresi ristoranti, bar e pizzerie a pranzo con chiusura alle ore 18. Confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Per le altre regioni bisognerà presumibilmente attendere il prossimo venerdì per la proclamazione a zona gialla in modo tale che tutta Italia prima di Natale sarà in questa fascia.