A distanza di mesi dalla morte della piccola Diana prosegue il processo ad Alessia Pifferi che aveva deciso di abbandonarla in casa da sola per diversi giorni. La neonata rimasta senza cibo e acqua per giorni, è volata in cielo a soli 18 mesi di vita, lasciando un vuoto grandissimo in tutta la sua famiglia.
In carcere con l’accusa di averle tolto la vita c’è sua madre Alessia che più volte ha affermato di essersi pentita e resa conto solo dopo di quanto accaduto. Mentre quest’ultima prosegue i suoi giorni in carcere, gli inquirenti proseguono le verifiche e la ricostruzione di quanto accaduto in quei giorni.
Di recente la scientifica ha svolto delle perquisizioni all’interno dell’appartamento di Alessia Pifferi che si trova in Via Parea a Milano. È proprio al suo interno che mesi fa è stata ritrovata la piccola Diana morta di stenti e nel quale sono stati trovati degli elementi importanti.
A riportare la sua testimonianza è la poliziotta nonché dirigente del gabinetto regionale di Polizia scientifica. Quest’ultima ha così descritto cosa era presente all’interno dell’abitazione e alcuni dettagli da non sottovalutare.
Processo Alessia Pifferi, la testimonianza della poliziotta: “Diana era stata appena lavata e il frigo vuoto”

La testimone presente in aula ha spiegato come all’ingresso dell’abitazione erano presenti due valigie che contenevano vestiti da donna e almeno 30 abiti da sera. Quest’ultima ha poi spiegato: “Capii che il corpo di Diana era stato lavato perché il suo lettino era senza lenzuola né cuscino. Si vedeva che era stata sciacquata, perché la testa era umida”.
La stessa dirigente ha poi spiegato come nella lavatrice erano presenti dei panni ancora umidi e che la piccola Diana si trovava sul materasso pulito con addosso un vestitino giallo. La sorella di Alessia Pifferi aveva spiegato anche come la donna davanti alla famiglia cercava di mostrarsi come una mamma seria ed affidabile.
“Davanti a noi le dava da mangiare tantissimo. Faceva la mamma e se la criticavamo ci diceva che lei sapeva fare la mamma. Sentire che nel frigo non c’erano alimenti per bambini fa molto male, perché noi glieli portavamo anche” spiega Viviana Pifferi.
“È sempre stata un tipo curatissimo nei vestiti, tacchi alti e abiti sempre eleganti. Sentire certe cose su una bambina trovata lì, con i vestiti però nelle valige… Tutto suo, niente della piccola” termina la sorella di Alessia.