Dal giorno della scomparsa del Cavaliere, ex Presidente del Consiglio e proprietario della squadra Monza ovvero Silvio Berlusconi, sono moltissime le storie e gli aneddoti raccontanti su di lui.
Il decesso è avvenuto a causa del peggioramento della leucemia mielomonocritica cronica che da tempo lo costringeva a continui ricoveri. Il suo funerale quest’oggi, presso il Duomo di Milano ed inoltre, sarà indetto il lutto nazionale.
Inoltre, come segno di ammirazione per il suo operato, nella giornata di ieri 13 giugno, presso la sua villa ad Arcore si sono ritrovate centinaia di persone per porgere al Cavaliere l’ultimo saluto. Tra i tanti ammiratori, spiccarono le centinaia tifosi della sua ex squadra, Milan, che portarono delle rose ed intonarono il noto inno “c’è solo un presidente”.
Quando la voce di Berlusconi risvegliò un 16enne dal coma: la storia di Andrea Carloni

Dal giorno della sua tragica scomparsa, sono moltissimi gli aneddoti e le storie che sono stati raccontati, alcuni di essi suonano come dei veri e propri miracoli. Tra i tanti spicca il racconto di Andrea Carloni, tifoso del Milan che nel ’97 riuscì a svegliarsi dal coma durato mesi.
Durante tutto questo tempo, Andrea ascoltò la voce di Silvio, per volere del padre Alfio che decise di fargli ascoltare un messaggio inviato direttamente dall’ex Premier. All’interno del messaggio, il Cavaliere spronò il ragazzo di mostrare coraggio e di risvegliarsi. Così che potesse incontrare la sua squadra del cuore e tanti pensieri ad aspettarlo.
Questo episodio, è stato ricordato ben 26 anni dopo, proprio dopo la notizia del decesso di Berlusconi. Secondo i medici, ad aiutarlo fu proprio quella voce tanto gradita. All’interno di quel messaggio, l’ex Premier del Consiglio chiamava il ragazzo per tre volte e successivamente gli prometteva un incontro con tutti i componenti del Milan, sua squadra del cuore.
Aggiunse successivamente: “con ‘Franco (Baresi; ndr), con Maldini. Noi ti aspettiamo per fare proprio questo, pensa che potresti avere le nostre maglie. Un pallone firmato da tutti, potresti andare sui campi di Milanello insieme agli altri giocatori. Fai uno sforzo di fantasia, puoi vedere il prato verde, un verde brillante, curatissimo. E qui a Milanello c’è uno scenario bellissimo, perché, Andrea, è primavera”.
“Lo so che tu hai sentito dolore, hai sofferto. Il tuo corpo ha sofferto e forse per questo hai paura e non vuoi tornare, ma devi essere coraggioso Andrea. Se tu lo vuoi, se tu lo desideri. Io aspetto una risposta… mi raccomando” aveva terminato ed è proprio in quel momento che gli occhi di Andrea si aprirono.