Quanto mi vuoi bene papà, è la domanda che fa una figlia al padre. La sua risposta ci fa riflettere sull’importanza dei genitori nella nostra vita. La loro vicinanza, non c’è nulla che un genitore non farebbe per il proprio figlio, i sacrifici del vero amore. Il testo è tratto dal web.
Il giorno in cui la nostra figlia è nata, mio marito non era felice. La sua delusione sembrava così grande, così grande che non voleva incontrare sua figlia. “Ah, Dio non volevo un figlio!” si lamentò.
Dopo qualche mese mio marito è rimasto affascinato dal sorriso della nostra Carmenzita, dai suoi occhi! Poi cominciò ad amarla alla follia. Il suo volto, il suo sorriso. Mio marito faceva di tutto per la nostra Carmenzita.
Un giorno eravamo tutti riuniti in famiglia poi Carmenzita chiese a suo padre.
“Papà, quando compirò 15 anni cosa mi darai come regalo?” Il padre rispose: “Carmenzita hai solo 7 anni… c’è ancora tanto tempo prima dei tuoi 15 anni.” Carmenzita rispose: “Ma papà dici sempre che il tempo passa velocemente.”
Carmenzita aveva 14 anni era la felicità di tutta la casa ma soprattutto occupava il cuore di suo padre.
Una domenica siamo andati in chiesa, Carmenzita è scivolata e suo padre la prese immediatamente per evitare che cadesse.
Eravamo seduti in chiesa quando Carmenzita svenì. Suo padre la portò immediatamente all’ospedale. Dopo 10 giorni in ospedale, i medici hanno detto che Carmenzita aveva una malattia al cuore, molto grave! Giorni e giorni sono passati, il padre si è licenziato dal suo lavoro per occuparsi di Carmenzita ma io, sua madre, decisi di lavorare. Non potevo vederla soffrire.
Quanto mi vuoi bene, papà?
Una mattina nel suo letto Carmenzita chiese al padre: “Papà, ma i medici hanno detto che devo morire?” Suo padre rispose: “No, non morirai. Dio è talmente grande che non lascerebbe perdere quello che amo.”
Carmenzita chiese ancora a suo padre: “Quando la gente muore se ne va in paradiso? Si può vedere la famiglia da lassù? Si può ritornare?” Il padre le ririspose: “Beh, Carmenzita, la verità è che nessuno è tornato lassù, però se un giorno morirò non ti lascerò sola, lì dove sarò troverò un modo per comunicare con te.”
Lo stesso giorno più tardi, i medici ci informano che Carmenzita aveva bisogno di un nuovo cuore, se no non poteva vivere più di 20 giorni. “Un cuore? Dove lo troviamo un cuore? Un cuore! Ma dove, Dio mio!”
In queste mese Carmenzita stava per compiere 15 anni poi il venerdì trovammo il donatore. Carmenzita è stata operata, tutto è andato come doveva andare. Carmenzita restò 15 giorni all’ospedale, suo padre non è mai andato a vederlo, i medici avevano detto che poteva rientrare a casa.
Quando Carmenzita arrivò a casa si mise a gridare: “Papà, dove sei?”. Sono uscita dalla camera piangendo dicendo: “Prendi questa lettera. E’ tuo padre che te l’ha lasciata.”
La lettera del padre
Carmenzita, mia cara figlia quando leggerai questa lettera dovresti avere già 15 anni. Un cuore che batte forte forte nel tuo corpo è la promessa che i medici mi hanno fatto. Mi dispiace di non essere accanto a te in questo momento.
Quando ho saputo che stavi per morire, ho deciso di farti la risposta alla tua domanda che mi hai fatto quando avevi 7 anni. Ho deciso di darti il regalo più bello del mondo. Come regalo ti do la mia vita intera senza nessuna condizione. Fai quello che vuoi con lei. Vivi la tua vita, ti amo con tutto il cuore.
Carmenzita ha pianto tutto il giorno e la notte. Il giorno successivo è andata al cimitero e si è seduta sulla tomba di sua padre. Stava piangendo così tanto. Carmenzita sussurrava: “Papà, ora so quanto mi amavi, anche io ti amavo così tanto però non te l’ho detto spesso. Ora capisco l’importanza di dire ti voglio bene, ti chiedo scusa di essere stata in silenzio così tanto tempo.”.
Quando la madre pubblicò queste parole alla fine disse: Una cosa molto importante nella vita “Non scordate di dire ti voglio bene“.