Raf di recente ha raccontato la paura e il dolore che ha accompagnato lui e sua moglie per diversi anni della loro vita a seguito della malattia che l’ha colpita. Il famoso cantante italiano in una lunga intervista ha voluto raccontare come ha affrontato la malattia della sua dolce metà con cui ormai condivide la propria vita da circa 27 anni.
Raffaele Riefoli che tutti conoscono con il nome d’arte Raf a distanza di tempo ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera spiegando alcuni tratti della sua vita privata. Il suo sentimento per Gabriella Labate è cresciuto di giorno in giorno anche durante la lunga malattia di quest’ultima.
Quest’ultimi infatti, hanno dovuto affrontare una battaglia contro una rara malattia che, ha lasciato entrambi senza parole. Nonostante questo però, Gabriella e Raf hanno cercato di combattere tutto questo insieme, nonostante la grande paura ma anche il senso di vuoto.
Raf, la malattia della moglie Gabriella: “Cinque anni di paura”

Il famoso cantante italiano all’interno della lunga intervista al Corriere della sera ha così raccontato l’incontro con quella che, è tutt’ora la donna della sua vita. Raf ha così affermato: “Quando la conobbi a Saint Vincent, dove lei, ballerina e soubrette del Bagaglino, era ospite di un programma musicale della Rai, riconobbi subito il vero amore”.
“Ho vissuto tutti questi anni in maniera naturale e spero di viverne altrettanti con la mia famiglia. Non l’avrei mai immaginato, perché da ragazzo ero piuttosto ribelle; davo preoccupazioni continue ai miei genitori” spiega l’artista italiano.
È proprio grazie al loro amore che entrambi sono riusciti a superare la rara malattia di quest’ultima: “Abbiamo vissuto cinque anni tremendi. Inutile negare le paure, il senso di precarietà… Però ne siamo usciti rafforzati in molti aspetti, a cominciare dalla nostra unione e complicità. E soprattutto grazie a lei, siamo riusciti a non trasmettere angoscia ai nostri figli”.
Infine Raf ha voluto sottolineare anche come la musica sia stata la sua ancora di salvezza nonostante sia cambiata nel corso degli anni. Quest’ultimo infatti, ha terminato spiegando: “Non quello che aveva negli anni Settanta, quando una popstar poteva dettare la linea perché aveva pochi rivali nella comunicazione con i giovani. Oggi ci sono gli influencer, i videogiochi, internet… Però è possibile veicolare messaggi sociali anche attraverso canzoni apparentemente leggere, come il mio singolo Cherie, che l’estate scorsa ha fatto ballare e divertire”.