Reddito di Cittadinanza, controlli Inps e tempi duri per i furbetti. Sembra sia stato autorizzato uno scambio di dati e informazioni tra Inps e diverse amministrazioni. Questa notizia, annunciata dal Garante della Privacy prevede delle nuove stangate per i cosiddetti furbetti del Rdc.
L’Inps potrebbe effettuare, nelle prossime settimane, dei controlli molto più efficienti ed efficaci in modo da verificare se coloro che richiedono il Rdc ne abbiano obiettivamente il diritto.
L’Inps cercherà quindi di capire se qualche beneficiario abbia omesso qualche informazione, compromettendo l’erogazione del beneficio.
In tutti questi mesi, sia l‘Inps che la Guardia di finanza ha scovato i cosiddetti furbetti del Rdc, anche se l’ente ha da sempre lamentato delle difficoltà nel reperire i dati da altre amministrazioni.
Reddito di cittadinanza, controlli Inps e scambio di dati con altre amministrazioni
A partire dai prossimi giorni, però, l’ente potrà avere a disposizione tutti i dati di cui necessita per poter controllare la veridicità delle informazioni comunicate dai “beneficiari”.
Le amministrazioni coinvolte sembrano essere tante, come: l’Aci, l’Agenzia delle entrate, Il Ministero della Giustizia, Regioni e Comuni. Verrà come sempre mantenuta la privacy e saranno attuate tutte le adeguate misure di sicurezza, ma ci sarà questo scambio di dati utili ai fini del controllo.
I furbetti e dunque coloro che hanno mentito, potrebbero essere scoperti nelle prossime settimane. Nel caso in cui l’Inps, in seguito ai controlli, dovessero riscontrare qualche incongruenza, si applicheranno delle sanzioni molto pesanti.
Sanzioni pesanti per i furbetti del Rdc
Innanzitutto avverrà la decadenza del Reddito di cittadinanza, ma ci saranno anche altre sanzioni più pesanti, anche da un punto di vista penale. Le sanzioni, sono indicate nell’articolo 7 del decreto 4/2019 e precisamente nei due commi.
E’ prevista la reclusione che va due a sei anni per chi utilizza dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere. L’omessa comunicazione delle variazioni del reddito o del patrimonio, sono punite con la reclusione da uno a tre anni.
Se hai trovato interessante la notizia, condividila sui social con i tuoi amici