Reddito di cittadinanza persona sola. Il Reddito di Cittadinanza è la misura pensata dal governo per contrastare la povertà in Italia e immettere nel mondo del lavoro chi purtroppo ne è fuori. Per poter chiedere il sussidio è necessario avere dei determinati requisiti di reddito e di patrimonio. L’importo percepito mensilmente viene calcolato anche in base alla composizione del nucleo familiare.
Ancora oggi però ci sono degli aspetti poco chiari su alcune situazioni limite. Come ad esempio il caso in cui una persona viva da sola e non abbia la casa di proprietà. In questo caso la persona potrebbe arrivare a percepire fino a 780 euro al mese. Vediamo quand’è che questa ipotesi è valida.
Una quota del Reddito di Cittadinanza è calcolata sul reddito, patrimonio e composizione del nucleo familiare e permette di avere 500 euro mensili da moltiplicare per la scale di equivalenza in cui rientra il nucleo stesso sulla base del numero dei componenti.
Reddito di cittadinanza persona sola: quando si ha diritto a 780 euro al mese
Un’altra quota a titolo di contributo viene dato per i nuclei familiari che pagano l’affitto per la casa dove hanno ubicato la loro residenza. L’importo è di circa 280 euro. Per chi invece sta pagando un mutuo l’importo maggiorato è di 150 euro mensili.
Il richiedente del Reddito di Cittadinanza che quindi vive da solo e paga l’affitto ha diritto a percepire fino a 780 euro al mese. Chi invece paga solo il mutuo per l’acquisto della casa può arrivare a percepire fino a 650 euro al mese ma solo nel caso in cui abbia ISEE zero e non percepisca altri redditi.
Reddito di Cittadinanza che per molti non arriverà ad ottobre. Si tratta di coloro che hanno fatto domanda lo scorso marzo 2019 e che hanno ricevuto il primo pagamento ad aprile dello stesso anno. A settembre sono scadute le diciotto mensilità consecutive e pertanto il sussidio si ferma. Per continuare a riceverlo si dovrà riformulare la domanda e dimostrare di continuare ad avere i requisiti.