Reddito di emergenza,Inps domande al 31 luglio. In queste giorni sono stati ufficialmente allungati i tempi per presentare domanda del Rem, misura straordinaria di sostegno al reddito implementata per aiutare le famiglie con problemi economici causati sopratutto dall’emergenza Covid19.
Come stabilito dal decreto-legge in data 16 giugno, è possibile richiedere il beneficio fino al 31 luglio 2020, salvo future proroghe. Ma quali sono gli importi? L’importo del Rem è di 400 euro mensili, fino ad un massimo di 840 euro in casi eccezionali.
Il sussidio è di 400 euro al mese, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. E’ moltiplicato 1 per il primo componente del nucleo familiare e aumenta di 0,4 per ogni altro componente di età maggiore.
Passa a 0,2, per ogni ulteriore componente non ancora maggiorenne. Arriva ad un massimo di 2 o 2.1, nel caso in cui nel nucleo siano presenti componenti non autosufficienti o con disabilità gravi.
Reddito di emergenza Inps: quali sono gli importi
A seguire diamo uno sguardo a qualche esempio di calcolo del valore di reddito familiare compatibile con il Reddito di Emergenza. Un adulto con scala di equivalenza 1 può percepire 400 euro, due adulti con scala di equivalenza 1.4 560 euro. Due adulti e un minorenne con scala 1.6, invece, percepiscono 640 euro. Si passa a 720 euro con scala 1.8 per due adulti e due minorenni. 800 euro per tre adulti e due minorenni e scala 2. Per finire scala 2.1 840 per tre adulti – di cui un disabile grave – e tre figli minorenni.
Il Reddito di Emergenza viene erogato per due mensilità a decorrere dal mese di presentazione della richiesta. Dunque, se la domanda è fatta entro fine maggio saranno pagati maggio e giugno. Mentre se la domanda viene fatta a giugno saranno pagati giugno e luglio, come si legge da Today.it.
Il beneficio è riconosciuto a chi è in possesso di tutti i requisiti. Si deve vivere in Italia al momento della domanda. Si deve avere un valore del reddito familiare, di aprile 2020, più basso ad una soglia pari all’ammontare del sussidio. Proseguendo, serve un valore del patrimonio mobiliare con riferimento all’anno prima – verificato il 31 dicembre 2019 – più basso di 10.000 euro, accresciuto di 5.000 euro per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di 20.000 euro.
Il massimale aumenta di 5.000 euro in caso nel nucleo familiare ci sono componenti in condizioni di disabilità grave o autosufficienza. Infine, serve anche un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente – ISEE -, attestato dal una DSU valida al momento della presentazione della richiesta per il beneficio. Tutto dev’essere inferiore ai 15.000 euro.
Conclusioni
Tutti i requisiti devono essere riportati nel modulo di presentazione della domanda e saranno sottoposti a serrati controlli. Non riportare la verità comporta l’immediata revoca del sussidio, con l’obbligo di restituire quanto percepito ingiustamente con tanto di multe salate previste dalla legge
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