Regina Elisabetta. Sabato scorso il Regno Unito ha dato l’ultimo saluto al Principe Filippo, duca di Edimburgo e marito della Regina Elisabetta per più di 70 anni. La cerimonia funebre si è tenuta soltanto alla presenza di una ristretta cerchia di persone a causa delle restrizioni anti-covid.
I fotografi presenti non hanno potuto però non inquadrare un particolare presente su una delle ghirlande di fiori bianchi poste sulla bara di Filippo. Un biglietto semplice, scritto a mano lasciato da sua maestà la Regina Elisabetta.
Il biglietto immortalato dai fotografi è un semplice cartoncino bianco cordonato di nero, con lo stemma della Corona e la frase: “In loving memory”. La regina Elisabetta ha scritto il biglietto e ha scelto personalmente i fiori della ghirlanda, composta da gigli rose e fresie.
La Regina Elisabetta ha assistito commossa al funerale del marito
Proprio i fiori hanno impedito di scorgere cosa altro ci fosse scritto ma è probabile che la regina abbia firmato con il suo soprannome, quello che la accompagna fin da bambina e che viene usato solo dai suoi familiari più stretti e che lo stesso Filippo amava usare, ossia “Lilibet“. Il Daily Mail ricorda che quando nel 2002 morì la Regina Madre, Elisabetta firmò proprio “Lilibet” il biglietto posto sui fiori.
Sua maestà ha seguito tutta la cerimonia seduta da sola tra gli scranni del coro della cappella di St. George, lontana dai familiari a causa delle restrizioni anticovid ma allo stesso tempo vicino alla bara di suo marito.
La sovrana ha indossato per tutto il tempo della cerimonia una mascherina nera per coprire naso e bocca. Più volte è stata vista chinare il capo e con gli occhi lucidi, a poca distanza dalla bara del marito coperta dal suo stendardo personale con sopra la sua spada e il suo berretto della Royal Navy.
Secondo una fonte riportata da un tabloid britannico la regina avrebbe tenuto con sé una fotografia di loro due scattata a Malta poco dopo le loro nozze e uno dei fazzoletti del principe Filippo che portava sempre nel taschino della giacca.