All’interno del decreto Aprile approvato ieri dal Consiglio dei Ministri è stato inserito anche il Reddito di emergenza che conferma tutti i requisiti e le linee guida apparse nelle bozze dei giorni scorsi.
Si tratterà di un contributo a sostegno delle famiglie più disagiate che stanno affrontando l’emergenza coronavirus. Le domande andranno presentate entro fine giugno.
Il Reddito di emergenza spetterà ai nuclei familiari che rispetteranno i seguenti requisiti.
Residenza in Italia verificata. Reddito ISEE inferiore a €15.000. Un patrimonio mobiliare familiare nell’anno 2019 inferiore a 10.000€. Questo può essere accresciuto di 5mila euro per ogni componente successivo al primo, fino a un massimo di 20mila euro.
Reddito di emergenza: a chi spetta
Il reddito non è compatibile con chi nel nucleo familiare ha soggetti che percepiscono o hanno percepito altre indennità.
Così come non è compatibile con nuclei che al momento della presentazione della domanda abbiamo al loro interno titolari di pensione diretta o indiretta ad eccezione dell’assegno di invalidità.
Ciascuna quota è calcolabile nella cifra che oscillerà tra euro 400 a euro 800 in base al numero dei componenti del nucleo familiare e sarà erogata in due tranche
Reddito di emergenza: come fare domanda
Sarà riconosciuto ed erogato dall’Inps alla quale dovrà essere presentata domanda secondo le modalità stabilite dall’istituto che saranno rese note nei prossimi giorni. Quindi occhio a visitare il sito www.inps.it nelle prossime settimane.
La domanda andrà presentata entro la fine di giugno. Circa 45 giorni di tempo a disposizione quindi per preparare la documentazione richiesta e perfezionare un sostegno importante per le tante famiglie che si sono ritrovate in difficoltà a causa della diffusione del covid-19.
Nel caso dai controlli emerga la mancanza di uno o più requisiti, il Reddito di emergenza sarà revocato. Fermo restando la restituzione di tutte le somme già percepite oltre alle sanzioni, comprese quelle penali, previste dalla legge.