Respirare le scoregge fa molto bene alla salute e a confermarlo e proprio la scienza. I peti sono fatti in ugual maniera sia dalle donne che dagli uomini ed è un’esigenza naturale. Molto spesso confessare di aver fatto una scoreggia può essere motivo di vergogna soprattutto in pubblico o davanti ai propri amici ma essa, e del tutto naturale e non dobbiamo affatto trattenerla.
Questa flatulenza non è altro che la produzione di una miscela di gas, formata principalmente dall’aria che ingeriamo ogni giorno oppure da gas prodotti dai diversi batteri che sono presenti nel nostro organismo.
La miscela nel dettaglio viene così eliminata grazie alla pressione che noi stessi svolgiamo verso l’ano. A confermare quanto respirare questo tipo di gas possa far bene alla nostra salute, sono stati i ricercatori dell’università di Exter, in Inghilterra.
Respirare le scoregge fa molto bene alla salute. Ecco perché!
I ricercatori inglesi dopo diversi test svolti, hanno così scoperto che in particolar modo le “puzzette” possono prevenire diverse malattie difficili come ad esempio il cancro. Proprio per questo motivo, è importante nonché inaspettato annusare e respirare le “puzzette” dei nostri parenti e amici.
Esse infatti, contengono una grande dose di acido solfidrico ovvero un idracido debole e dispotico. Questo è costituito da materia gassosa incolore che si trova a temperatura ambiente.
Questo tipo di acido solfidrico si contraddistingue dagli altri proprio per il suo odore poco piacevole, ovvero con il classico odore di uova marce.
Il professore Mark Wood infatti, ha spiegato l’utilità affermando: “Quando le cellule sono stressate a causa di una malattia, utilizzano gli enzimi per produrre piccole quantità di acido solfidrico. Quest’acido consente di avere un buon funzionamento dei mitocondri e delle cellule”.
Le flatulenze, quindi, sono in grado di aiutare il nostro organismo ma soprattutto quello degli altri ad arginare alcune malattie del nostro corpo. Esse infatti, oltre a prevenire il cancro, rendono il nostro corpo resistente alle patologie cardiache, all’artrite ma anche ali ictus.