Arriva la proroga per la prescrizione di ricette mediche via email o per messaggio introdotte durante il periodo di pandemia. A fine anno termina infatti la norma entrata in vigore durante il Covid che prevedeva la possibilità di richiedere e prenotare le proprie prescrizioni attraverso l’invio di sms senza doversi recare in ambulatorio.
Un aiuto importantissimo nato per evitare gli assemblamenti ma che ha aiutato in particolar modo anche i medici di famiglia sommersi dal lavoro. Questo tipo di meccanismo si era dimostrato utile in particolar modo per gli anziani con gravi problemi fisici o con patologie croniche che, con regolarità, assumevano farmaci evitando così la classica visita medica.
La proroga per questo tipo di servizi sarà rinnovata favorendo così gli stessi medici di famiglia che nelle ultime ore avevano lanciato un vero e proprio allarme. Quest’ultimi infatti, avevano manifestato tutto il loro dissenso attendendo con grande ansia una risposta da parte del Governo.
Ricette mediche, l’allarme dei medici di famiglia: ecco cosa cambia dal 1° gennaio 2023

A parlare di ciò che sta accadendo è il presidente dell’Ordine dei Medici Filippo Anelli direttamente all’Ansa. È proprio lui ad affermare con un’intervista: “La ricetta dematerializzata dovrebbe viaggiare di pari passo con il fascicolo sanitario elettronico, che però non tutte le Regioni hanno attivato, così come tutti i cittadini non vi hanno aderito”.
“Durante il Covid per evitare l’affollamento degli studi medici è stato consentito di inviare un codice ai pazienti in modo non criptato, via telefono o email. Questo provvedimento è andato benissimo e nelle more che tutte le Regioni adottino e tutti i cittadini attivino il fascicolo sanitario elettronico è un sistema comodo per i pazienti e sicuro per i medici” ha affermato il presidente.
Anche Cristina Patrizi, nonché segretario dell’Omceo Roma ha voluto sottolineare: “le norme Covid hanno consentito ai cittadini che dovevano ottenere un farmaco a carico del sistema sanitario, di presentare al farmacista solo il numero della ricetta elettronica, il cosiddetto Nre”.
“Chiediamo al ministro della Salute Orazio Schillaci la proroga, oltre la scadenza del 31 dicembre, dell’utilizzo della ricetta dematerializzata almeno per un anno e un provvedimento che renda il suo utilizzo strutturale”.
“Il ritorno alla ricetta cartacea rappresenterebbe un salto indietro, causando lunghe attese negli studi medici. La soluzione temporanea che auspichiamo è quella di una proroga, che riteniamo assolutamente necessaria, di almeno un anno del provvedimento” ha spiegato ancora Cristina Patrizia.
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A distanza di poche ore dalle parole di Cristina Patrizi e di Filippo Anelli, è arrivata la proroga che tutti stavano attendendo. Il Governo Meloni ha così deciso di prorogare la possibilità di prescrivere le ricette mediche fino al fine del 2023.