Ritorno a scuola. Il prossimo 14 settembre si dovrebbe ritornare in classe in Italia. Ma come sarà la riapertura? Dai banchi, alla mascherina obbligatoria e gli ingressi scaglionati, andiamo a vedere come sarà la nuova scuola ai tempi del coronavirus.
Partendo dai mezzi di trasporto e gli scuolabus il ministro dei Trasporti De Micheli durante la riunione ha proposto un aumento della capienza dei mezzi ma a garanzia che ci sarà una corretta areazione e obbligo di mascherina a bordo. Inoltre per ridurre assembramenti si punta a differenziare gli orari di ingresso e uscita per diluire la massa di studenti.
In classe gli alunni dovranno indossare la mascherina, ma al momento, il suo utilizzo sarà necessario soltanto negli spazi comuni e anche quando si è seduti al banco dove non è possibile il distanziamento di un metro.
Su questo punto di sta ancora dibattendo perché molte regioni si sono dette contrarie alla norma.
“Sarà molto difficile – ha osservato Sileri, viceministro alla Salute – far tenere la mascherina a bambini fra i 6 e i 10 anni. Molto più semplice per i più grandi. Ma dobbiamo ridurre le chance che il virus circoli e la mascherina è sicuramente un ausilio importante quando i bambini sono vicini”.
Ritorno a scuola: i genitori dovranno misurare la temperature dei figli a casa
Una grossa mano deve arrivare anche dai genitori che dovranno controllare la temperature ai loro figli a casa prima di portarli a scuola.
Il Comitato Tecnico Scientifico infatti, non ha reputato opportuna la rilevazione della temperatura corporea all’ingresso né per gli alunni, né per il personale.
In caso di positività un singolo caso non porterà alla chiusura della scuola. La Asl valuterà caso per caso se prescrivere la quarantena all’intera classe dove si è verificata la positività e ad eventuali operatori scolastici esposti.
Ad ogni scuola viene chiesto di nominare un referente Covid-19, che farà da anello di congiunzione con le Asl e verrà formato sulle procedure da seguire.