Roberta morta per un neo a causa di un medico che l’ha operata all’interno di un agriturismo gestito dal “santone”, senza nessun accertamento istologico. I due individui avevano consigliato a Roberta Repetto di bere delle tisane e di fare molta meditazione in modo da curare il tumore di cui era affetta e che l’ha uccisa.
Il dottor Oneda e il “santone” Bettinelli hanno così plagiato la donna giorno dopo giorno per poi operarla rimuovendo il neo e portandola alla morte. Roberta, stando alle parole dei famigliari, si fidava ciecamente delle due persone entrando anche in alcuni giri di scienze olistiche.
Né il medico né tantomeno il “santone” hanno mai consigliato a Repetto di svolgere degli accertamenti sulle sue condizioni fisiche. Purtroppo, quando la donna si è convinta a farsi curare era ormai troppo tardi perché le metastasi erano ormai troppo estese.
Roberta morta per un neo: Curata dal medico con tisane e meditazione
I due uomini quando Roberta ha iniziato ad avvertire i primi dolori e al primo linfonodo non avrebbero affatto consigliato nessuna visita specialistica oppure le giuste cure mediche. Alla comparsa del secondo linfonodo invece, gli stessi le hanno giustificato il tutto come un “segno della risoluzione del conflitto”.
Il “santone” aveva spiegato e plagiato Roberta convincendola che il secondo linfonodo non era altro che un modo per “drenare” la parte tossica. In questo modo le condizioni della donna sono in pochissimo tempo peggiorate tanto da richiedere l’intervento drastico dei familiari.
Sotto richiesta dei familiari infatti, Roberta è stata trasferita nell’Ottobre 2020 all’Ospedale di Lavagna. È stato proprio in quel momento che i medici le hanno diagnosticato metastasi diffuse in tutto in corpo, tanto da indirizzarla nell’Ospedale di San Martino a Genova. Roberta Repetto però, ha perso la vita il 9 Ottobre 2020 proprio a causa del medico e del “santone” che l’avevano plagiata.