Il runner morto nelle settimane scorse a seguito dell’incontro con l’orsa Jj4 ha scatenato un vero e proprio caos che senza non avere nessuna intenzione di terminare. In un primo momento dopo la scoperta sulle dinamiche della scomparsa di Andrea, il sindaco Fugatti aveva dato il consenso per la cattura dell’animale.
Quest’ultimo in più occasioni aveva manifestato la decisione di mettere fine alla vita dell’orsa perché ritenuta troppo “pericolosa” per l’essere umano. In vista della stagione estiva, quest’ultimo era sempre più convinto di dover proseguire con il suo ritrovamento e con l’abbattimento.
Nei giorni scorsi grazie all’appello della Lav e Lac, il Tar ha deciso di accettare il ricorso annullando così la decisione presa da Fugatti. Nonostante questo però, nelle ultime ore i sindaci della Valle del Sole, della Valle di Non e dell’Altopiano della Paganella, stanno pensando di richiedere al Tar di poter revocare il decreto per la sospensione dell’abbattimento.
I sindaci infatti sono convinti che mettere fine alla vita dell’ora possa garantire uno turismo sicuro anche in vista della stagione estiva. Vediamo insieme le affermazioni di quest’ultimi e i nuovi ricorsi da parte dell’associazione Enpa.
Runner morto, trovata l’orsa Jj4: i sindaci contro la sospensione dell’abbattimento

Stando a quanto riportato dal quotidiano L’Adige, alcuni sindaci del Trentino si sarebbero dimostrati contrari nei confronti del Tar e della sua decisione per salvare l’orsa Jj4. I primi cittadini hanno così affermato di presentare le proprie dimissioni nel momento esatto in cui dovranno svolgere la loro convivenza con l’animale.
Nel mentre stanno emergendo nuovi importanti ricordi contro l’abbattimento dall’animale anche da parte delle associazioni animaliste come Enpa, Leidaa e Oipa. Quest’ultime nel corso e delle prossime settimane consegneranno nuovi ricorsi contro l’abbattimento di JJ4.
Le associazioni hanno commentato il tutto affermando: “Eventuali situazioni conflittuali con gli orsi, così come con ogni altro animale selvatico, dovrebbero essere affrontate con gli strumenti di prevenzione prescritti dalle normative”.
In conclusione, hanno terminato affermando: “Abbiamo ancora fatto poco o nulla per evitare possibili incontri fortuiti con l’animale e per informare i residenti sulla reale situazione dei luoghi”.