Santa Rita Da Cascia nacque intorno al 1381 a Roccaporena. Questo villaggio si trova nei dintorni del Comune di Cascia, in provincia di Perugia. I suoi genitori erano Antonio Lotti e Amata Ferri. Molto credenti, la famiglia conduceva una vita decorosa, ma priva di ricchezze.
La storia di S. Rita fu ricolma di eventi straordinari e uno di questi successe durante la sua infanzia.
La piccina, forse lasciata per qualche momento incustodita nella culla in campagna mentre i genitori lavoravano la terra, fu circondata da uno sciame di api.
Questi insetti ricoprirono la piccola ma stranamente non la punsero. Un contadino, che nel contempo si era ferito alla mano con la falce e stava correndo a farsi medicare, si trovò a passare davanti al cestello dove era riposta Rita.
Viste le api che ronzavano attorno alla bimba, prese a scacciarle ma, con grande stupore, a mano a mano che scuoteva le braccia per scacciarle, la ferita si rimarginava completamente.
La tradizione ci tramanda che Rita aveva una precoce vocazione religiosa e che un Angelo scendeva dal cielo a visitarla quando si ritirava a pregare in un piccolo sottotetto.
Il matrimonio di Santa Rita
Rita avrebbe desiderato farsi monaca. Tuttavia il destino aveva altri piani per lei. Ancor giovanetta (circa a 13 anni) i genitori, oramai anziani, la promisero in sposa a Paolo Ferdinando Mancini. Era un uomo conosciuto per il suo carattere rissoso e brutale.
La Santa, abituata al dovere, non oppose resistenza e andò in sposa al giovane ufficiale che comandava la guarnigione di Collegiacone, presumibilmente verso i 17-18 anni, cioè intorno al 1397-1398.
Dal matrimonio fra Rita e Paolo nacquero due figli gemelli maschi; Giangiacomo Antonio e Paolo Maria che ebbero tutto l’amore, la tenerezza e le cure dalla mamma.
Rita riuscì con il suo tenero amore e tanta pazienza a trasformare il carattere del marito e a renderlo più docile.
La vita coniugale di S. Rita, dopo 18 anni, fu tragicamente spezzata con l’assassinio del marito, avvenuto in piena notte, presso la Torre di Collegiacone a qualche chilometro da Roccaporena mentre tornava a Cascia.
In seguito, la giovane Rita prese una decisione: farsi monaca e assistere i malati, i più deboli e vivere nella gloria del Signore e della preghiera.