A Nuoro in provincia di Sardegna nei giorni scorsi abbiamo potuto assistere ad una lunga e difficile lettera scritta da un paziente oncologico.
Il protagonista è un uomo di 51 anni, che attendeva di poter finalmente curare il grave male che si porta dentro, tramite radioterapia. La notizia che l’ha raggiunto però, ha lasciato tutti senza parole dopo una lunga attesa di circa sei mesi.
È proprio quest’ultimo infatti, a scrivere una lunga lettera che in breve tempo ha fatto il giro d’Italia ed ha trovato l’appoggio di migliaia di persone. Ecco le sue parole e cosa è accaduto.
Sardegna, la triste lettera di un paziente oncologico: “Sei mesi per la radioterapia”

Un uomo di 51 anni a cui è stato diagnosticato un tumore, si è ritrovato con una lettera firmata dall’ASL di Nuoro in cui viene invitato a trasferirsi al di fuori della regione. Questo per consentirgli di curarsi in tempi più brevi.
Il caso è stato prontamente segnalato da 2 assistenti sociali. La lettera firmata dall’ospedale San Francesco di Nuoro, recita: “A causa della lista d’attesa non è possibile rispettare una tempistica oncologica corretta, pertanto si invita il paziente a recarsi in altro centro fuori regione”.
L’episodio raccontato dal Corriere, tramite l’intervista dell’uomo di 51 anni, Gian Michele Angheleddu. Tuttavia, il dolore più grande non è stata la terribile notizia di doversi spostare come non lo è stata la cura che dovrà seguire, bensì “L’idea di farlo lontano dalla mia famiglia è troppo”.
La storia di Gian Michele non è rimasta inosservata, al contrario si son mostrati molti altri pazienti nelle sue stesse condizioni. A quanto pare, il caso di Nuoro, non è isolata dalla situazione di tutta la Sardegna.
Due assistenti sociali, per supportare Angheleddu, hanno preso la decisione di scrivere direttamente all’assessore della sanità, Carlo Doria. All’interno della lettera hanno voluto far presente della grave situazione di molti pazienti oncologici.
La loro richiesta è che le cure oncologiche abbiano dei tempi più rapidi e corretti, e che non siano un privilegio per pochi. Inoltre, hanno voluto premere sul trovare una soluzione a questo esodo sardo.
Rosanna Veracchi, una delle due assistenti, ha dichiarato che: “Le persone più fragili dovrebbero potersi curare vicino ai propri affetti. Spostarsi per alcuni è impossibile” .
L’assessore, di tutta risposta ha però voluto sottolineare che la relazione inviatagli dal direttore generale dell’Asl di Nuoro, Paolo Cannas, mostra un miglioramento nella situazione del San Francesco. Inoltre, ha poi voluto dichiarare che saranno acquistati nuovi macchinari per ridurre i tempi di attesa. ha però voluto sottolineare, come il vero problema sanitario di Nuoro, è la mancanza di personale.
Nel mentre, è anche giunta la risposta dall’Asl di Nuoro in cui dichiarano che le attese più lunghe riguardano le malattie che richiedono delle terapie. “Ogni paziente che afferisce al nostro centro, in base alla patologia, è sottoposto ad attenta valutazione del caso con rilascio di indicazione terapeutica e tempistica”.