Parliamo di scontrino elettronico, l’ultima novità per il settore commerciale. Dal 1 Luglio, infatti, è entrato in vigore un nuovo sistema per l’emissione dello scontrino.
L’obiettivo è quello di ridurre l’evasione fiscale, da sempre un grande problema nel nostro paese. Ecco dunque come cambiano le cose sia per i negozianti che per i clienti.
Al via lo scontrino elettronico: ecco come cambiano gli acquisti
Come preannunciato, è iniziato il 1 Luglio l’ultimo esperimento volto a ridurre l’evasione fiscale. Piano piano, dunque, dovremmo dire addio al vecchio scontrino cartaceo.
Per il momento questa novità riguarda solo i grandi negozi ed in particolare tutte le attività che fatturano più di 400 mila Euro all’anno. Piano piano, però, la novità riguarderà tutti gli esercizi commerciali.
L’obiettivo, come detto, è proprio quello di ridurre l’evasione fiscale, sostituendo il classico scontrino cartaceo con uno virtuale e digitale, chiamato appunto scontrino elettronico.
D’ora in poi, quindi, i grandi negozi invieranno direttamente all’agenzia delle entrate ogni vendita effettuata. Entro il primo mese del 2020, però, la novità riguarderà tutti i commercianti.
Lo scontrino elettronico verrà emesso dal cosiddetto registratore di cassa. Si tratta di un apparecchio collegato tramite Internet all’ufficio dell’Agenzia delle entrate, che avrà il compito di registrare e inviare tutte le vendite di un negozio.
Secondo questa nuova legge, i commercianti avranno diritto a dei rimborsi per l’acquisto di questi registratori di cassa. Ogni negoziante riceverà un contributo del 50% della spesa per un nuovo registratore o per l’adattamento della cassa già presente in negozio.
Gli unici negozi che potranno continuare a utilizzare il vecchio scontrino cartaceo sono quelli per cui è previsto il limite di certificazione delle vendite, come ad esempio i tabacchini o le farmacie. Per tutti gli altri, entro il 2020, la novità dovrà essere introdotta.
Anche se la novità è iniziata in questi giorni, sembra che siano previste anche alcune proroghe. Nonostante l’obbligo, infatti, sembra che il commercio del nostro paese non sia ancora pronto per questo grande passo. Secondo recenti indagini, infatti, i registratori di cassa in commercio non sono ancora un numero necessario a coprire tutte le attività commerciali italiane.
In ogni caso, qualunque siano i tempi previsti, le cose stanno per cambiare. I clienti molto presto non avranno più diritto a nessuno scontrino fiscale, sostituito da un semplice certificato cartaceo utile ad esempio per la garanzia o per il cambio di prodotti acquistati.