Sharon Stone donati gli organi di suo nipote River che recentemente ha perso la vita. Il piccolo di solo un anno, non è riuscito a combattere la sua guerra contro una rara malattia ma i suoi organi hanno salvato ben tre persone.
Per l’attrice internazionale è stato un momento davvero orribile e difficile che non immaginava mai di affrontare. La donna nelle scorse settimane doveva essere presente al Festival di Venezia ma poco prima della sua grande entrata, è dovuta scappare dall’Italia per tornare dalla sua famiglia.
Nonostante il grandissimo dolore però, Sharon Stone ha deciso di tornare davanti al pubblico e ai suoi fan per la prima del film The Eyes of Tammy Faye. È proprio durante quel momento che l’attrice ha raccontato quanto gli organi di River siano stati fondamentali per salvare altre persone.
Sharon Stone, donati gli organi di suo nipote: “Ha salvato la vita a tre persone”
Il giornale People ha deciso di raccogliere le dichiarazioni che Sharon Stone aveva rilasciato durante la presentazione del film. In quel momento così importante ha voluto ricordare suo nipote e i suoi organi che, hanno salvato ben tre persone.
In mezzo al grandissimo dolore dell’attrice infatti, c’è anche un velo di felicità per il gesto che i genitori del piccolo hanno deciso di svolgere. Parole precise che hanno segnato particolarmente i fan dell’attrice che hanno seguito le vicende del piccolo River.
La stessa Sharon Stone ha così dichiarato: “Il fatto che mio nipote sia stato in grado di salvare tre vite, quelle di due bambini e una di un quarantacinquenne, è stato per la nostra famiglia come un rifugio”.
“Posso solo dire che non sai mai quando una tragedia si abbatterà sulla tua vita o nella tua famiglia, ma quest’opportunità di donare gli organi ha salvato la nostra famiglia. Molti hanno idee diverse sulla questione, ma alla fine ci ha restituito un po’ di pace” termina Sharon Stone.
I genitori del dolce River infatti, dopo aver perso il loro bambino per via di una rara malattia hanno deciso di donare i suoi organi. Tre vite salvate grazie alla gentilezza, all’altruismo e alla solidarietà della famiglia Shone.
Photo in evidenza via: IlGiornale.it