Stiamo diventando anziani più tardi. Questo è ciò che emerge da una statistica. Il nostro corpo, ormai, sta cambiando. In che senso? Le nuove generazioni riescono ad avere una salute più di ferro.
Alcuni anziani, che hanno superato una certa età, stanno riportando ben pochi sintomi dell’artrite o della perdita dell’udito. Queste due condizioni, fino a poco tempo fa, erano considerate “la regola”.
In effetti, i disturbi che si accompagnano con la terza età stanno diminuendo. Come mai? Che cosa sta cercando di dirci il nostro corpo? A cosa dobbiamo prestare attenzione?
Chi di noi non vorrebbe vivere per sempre? Per anni, abbiamo cercato l’elisir di lunga vita. E pare che, alla fine, sarà il nostro corpo stesso a “donarcelo”. Per comprendere come sta cambiando l’organismo umano, dobbiamo fare un piccolo passo indietro e parlare di qualità della vita.
Oggi abbiamo accesso a moltissime medicine. Possiamo curarci, combattere la febbre, il raffreddore e persino patologie ben più gravi. Possiamo vaccinarci per l’influenza e impedire al solito malanno di stagione di piegarci.
Se guardiamo indietro nel tempo, invece, vedremo come l’umanità è sempre stata piegata dalle malattie. Non si conoscevano i medicinali e i farmaci di oggi.
Stiamo diventando anziani dopo i 75 anni
Era molto raro che così tante persone potessero compiere 75 anni. E si era anziani già da tempo, perché a 40 anni il corpo era molto provato dalle malattie che aveva dovuto sconfiggere senza l’ausilio della medicina.
Siamo molto fortunati a vivere in un’epoca che ci consente di vaccinarci persino contro l’influenza. E la salute delle generazioni future andrà ad aumentare.
Dunque, molto probabilmente, la terza età diventerà solo un ricordo e potremo avere accesso a una nuova splendida fase dell’evoluzione umana, in cui invecchieremo più tardi.
Ma quali sono questi aspetti che ci aiutano ad avere una “buona vecchiaia” o comunque una “vecchiaia giovane“? C’è qualcosa che potremmo fare per assicurarcela?
La risposta è assolutamente sì ed è dentro di noi.
In parte, oltre alla medicina e alla scienza, è la psicologia ad avere un ulteriore peso su come invecchiamo. Essere positivi ci aiuterà a non sprecare energie preziose che ci ritroveremo a una certa età.
Lo stress, l’ansia e la negatività ci fanno invecchiare prima del tempo, insomma. Per arrestare l’orologio, dobbiamo affrontare la vita di petto e non farci sconfiggere dagli eventi negativi.
Sorridere è l’elisir di lunga vita. La positività è la chiave di volta della vita eterna.