Si finge malato terminale per raccogliere denaro dalle associazioni. Giorno dopo giorno sono davvero molte le persone che perdono la vita a causa di terribili malattie che purtroppo non fanno alcuna distinzione sull’età delle vittime.
Ed infatti tra queste vi troviamo anche molti giovani e bambini, strappati troppo in fretta alla vita nonostante avessero ancora molte esperienze da fare. Tra queste persone vi sono anche coloro che purtroppo si trovano a dover affrontare oltre alla malattia anche alcune difficoltà economiche.
In tante circostanze non permettono loro di sottoporsi alle dovute cure oppure ancora di poter vivere, serenamente, gli ultimi mesi o anni di vita.
Proprio per tale motivo decidono di rivolgersi a delle associazioni in cerca di aiuto. O in altre circostanze chiedono una raccolta fondi per poter vivere serenamente gli ultimi attimi della propria vita.
E proprio chiedere una raccolta fondi per poter vivere serenamente gli ultimi mesi di vita è stato quanto fatto da un giovane di appena diciannove anni di nome Eli Stewart. Il quale, nel corso di una recente intervista, avrebbe nello specifico affermato di essere malato terminale.
Per tale motivo avrebbe anche lanciato un disperato appello chiedendo che venisse organizzata una raccolta fondi che gli consentisse di vivere serenamente quanto appunto gli fosse rimasto da vivere.
Si finge malato terminale: la storia di Eli Stewart
A tale straziante appello effettuato da un ragazzo di appena 19 anni sono state ben due associazioni a rispondere. Però, nel corso del tempo e in seguito ai numerosi dubbi avuti man mano che i mesi passavano, hanno deciso di andare a fondo alla questione.
Hanno scoperto che quanto raccontato dal ragazzo non era assolutamente la verità e proprio per tale motivo tali associazioni hanno deciso di provvedere sporgendo denuncia.
Una delle associazioni in questione, finita nella trappola del diciannovenne, è la The Clutha Trust. A raccontare quanto accaduto è nel corso di una recente intervista concessa al Mirror proprio il fondatore dell’associazione in questione ovvero Alan Crossan.
Ha raccontato di essere stato contattato dal diciannovenne circa un anno fa sottolineando che quest’ultimo gli abbia raccontato di essere molto malato. Al punto che i medici, stando al racconto fornito dal giovane, gli avevano dato solamente sei mesi di vita.
Erano sorti numerosi dubbi
Parole queste piuttosto convincenti che hanno spinto l’uomo ad organizzare subito una raccolta fondi. La stessa cosa è accaduta anche ad un’altra associazione, ovvero la Project Genie che si è anche interessata di pagare al giovane ‘finto malato’ un viaggio per Belfast.
Nel corso dei mesi le condizioni di salute del ragazzo non sembravano peggiorare. Anzi, nonostante i medici gli avessero dato solo sei mesi di vita il giovane continuava ad essere appunto in vita.
Di qui sono nati i primi dubbi alimentati anche dal fatto di non aver mai avuto nessun riscontro medico, e quindi cartelle cliniche o altri documenti medici che potessero confermare quanto dichiarato dal diciannovenne.
Dubbi questi che hanno portato all’incredibile scoperta ovvero che il diciannovenne fingeva di essere malato mentre in realtà gode di ottima salute. Adesso alcune indiscrezioni rivelano che sono in corso delle indagini che potranno far luce sulla questione.
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