Nuovi sintomi del Coronavirus, come attacca l’intestino. Sono molte le persone che nelle ultime settimane hanno chiesto ai medici le informazioni sui sintomi del Coronavirus. A riguardo, c’è anche una pagina sul Ministero della Salute.
Oltre al Ministero, si dedicano attualmente alla ricerca numerosi scienziati, che cercano di comprendere come si manifesti il Covid-19. I sintomi più frequenti sono indubbiamente la tosse secca, la febbre e la perdita di olfatto.
Uno studio italiano, che è stato di recente condotto all’Università di Sapienza e Tor Vergata di Roma, ha fatto però luce sui nuovi sintomi del Coronavirus. Non rientrano unicamente i tre che abbiamo citato, ma anche possibili disturbi gastrointestinali.
Lo studio è stato pubblicato in seguito sulla rivista Cureus Journal of Medical Science. Prima della manifestazioni di possibili problemi respiratori, infatti, si potrebbe soffrire di diarrea, nausea o disturbi gastrointestinali in generale.
I ricercatori hanno avuto a disposizione i dati di alcuni pazienti, arrivando alla conclusione che per alcuni contagiati si erano verificati unicamente i sintomi gastrointestinali. A riguardo è intervenuto Massimiliano Cipriano.
Sintomi Coronavirus: anche diarrea e nausee
Come riporta Il Giornale, Cipriano, che lavora al Dipartimento di Chirurgia Laparoscopica del Policlinico Umberto I, ha risposto ad alcune domande molto importanti. Dunque, il Coronavirus attaccherebbe anche l’intestino.
“Prima della manifestazione dei sintomi respiratori, alcuni pazienti positivi possono presentare anche diarrea, nausea, fastidio addominale o vomito.” Aggiunge dunque che è molto importante prestare attenzione alla possibile sintomatologia.
“Non bisogna fermarsi solo alla presenza o meno dei sintomi respiratori. Anche perché in alcuni casi potrebbero essere il solo sintomo della malattia.” Sottolinea per questo l’importanza di controllare e di porre domande ai soggetti che sono entrati in contatto con persone positive.
Finora, si erano solo ipotizzati altri possibili sintomi, ma con questo studio si amplia lo spettro a disposizione dei medici per controllare effettivamente la presenza del Coronavirus. “E’ necessario controllare e monitorare i pazienti con disturbi gastrointestinali.”
Cipriano infatti afferma che, se i medici riuscissero a controllare i possibili sintomi iniziali sin da subito, si potrebbe giungere a una verifica più veloce. Di conseguenza, è importante per isolare e controllare la diffusione del Covid-19.
Inoltre, la ricerca afferma che l’Rna virale del Coronavirus persiste nelle feci dei contagiati per qualche giorno, molto oltre alla scomparsa dei problemi respiratori. La ricerca dunque si sta impegnando per fornire ulteriori strumenti ai medici.