Spostamenti fase 2 come sta procedendo il Governo? Quest’ultimo sta man mano cercando di mettere a punto la tanto attesa fase 2 per far ripartire gradualmente l’Italia intera. Andiamo a scoprire insieme cosa potrebbe succedere il 4 maggio.
Entrando nello specifico, stando ad ultime fonti trapelate sul web nel corso delle ultime ore, l’idea del Governo sarebbe quella di consentire gli spostamenti anche fuori dal Comune e all’interno di ogni singola Regione, lasciando tuttavia in vigore i limiti di mobilità intra-regionale.
Ora come ora di ufficiale non c’è ancora nulla. C’è anche l’idea di autorizzare a metà di maggio la riapertura dei negozi al dettaglio per poi man mano passare a ristoranti e bar. Il piano ufficiale comunque verrà annunciato, salvo imprevisti, entro fine settimana e sarà all’insegna della gradualità e massima cautela.
Spostamenti fase 2: ecco le varie ipotesi
Il “Piano Colao” prevede infatti di riaprire “per gradi successivi”. La fase 2 “mobiliterà al massimo 2,7 milioni di italiani”: è quanto previsto dall’allentamento delle misure restrittive studiato dalla task force guidata da Vittorio Colao.
Il team di esperti ha anche proposto di esonerare dal rientro del 4 maggio i lavoratori 60enni, ma il presidente del Consiglio, secondo quanto riportato dal Corriere,, avrebbe categoricamente escluso questa ipotesi, perché “il lockdown non si può protrarre: riprendiamo le attività purché in sicurezza”.
Colao ha anche avuto modo di presentare al presidente del Consiglio un elenco dettagliato di requisiti necessari alla ripartenza di tutti. Tra i diversi punti della fase 2, si evidenzia l’esigenza di realizzare un protocollo ad hoc i mezzi di trasporto pubblici, fare scorta di dispositivi di protezione individuali come le mascherine e molto altro.
Conclusioni
Durante la video-chat fra i sindacati e governo, Colao ha voluto esprimere la possibilità di far ripartire già dal 27 aprile 2020 quelle aziende che sono perfettamente in grado di rispettare ogni protocollo di sicurezza, ecco le sue parole:
“Chi ha tutto può partire subito, già dal 27 aprile”, la proposta del manager. Il premier Conte ha invece ribadito la data del 4 maggio come quella prevista per la ripresa delle attività manifatturiere, delle costruzioni, dei servizi alle persone e di alcune attività commerciali.
Non sarà, come più volte anticipato, un “liberi tutti”. Bisognerà agire con la massima cautela “nella consapevolezza che si dovrà sempre tenere sotto controllo la curva epidemiologica e non farsi trovare impreparati in caso di una possibile risalita”, hanno riferito fonti di Palazzo Chigi. È previsto in questa fase “un allentamento delle misure restrittive, ma non uno stravolgimento”.