Sapete che le stelle marine fuori dall’acqua durano davvero molto poco? Ogni anno purtroppo in estate gli animali marini sono presi di mira dagli adulti e dai bambini. Questi spesso sono soliti toglierli dall’acqua solo per scattare qualche fotografia o qualche selfie o semplicemente giocarci in spiaggia.
Come abbiamo già anticipato, non tutti sanno che questo comportamento non fa altro che provocare la morte di questi animali marini. Tra questi proprio le stelle marine. Queste una volta uscite dall’acqua, dopo pochi minuti muoiono. Il motivo?
Sembra che esporre le stelle marine all’aria possa provocare delle embolie con delle conseguenze davvero letali per loro. La cosa ancora più grave è che le stelle marine fuori dall’acqua possono addirittura morire di embolia anche a distanza di giorni e anche se vengono immesse in acqua.
Stelle marine e animali marini sottratti al mare, attenzione alla loro salute
Le stelle marine non sono gli animali marini che sottratti al mare possono andare in contro alla morte. Esistono anche altre specie come piccoli pesci, granchi, meduse, ricci, cavallucci marini e altri animali presenti in acqua che vengono raccolti con secchielli e retini.
Molto spesso questo gioco è fatto dai più piccoli, i quali però vengono incoraggiati dai genitori. Questo gioco crudele, costa la vita di questi piccoli ed indifesi animali. Da quando questi animali marini vengono usciti dall’acqua, le loro funzioni vitali vengono compromesse in modo molto grave.
L’acqua che si trova all’interno del secchiello raggiunge delle temperature alte e perde l’ossigeno e questo causa la morte degli animali che non è immediata. E’ per loro una vera e propria agonia, una tortura, anche perché subito dopo aver fatto “i propri comodi”, questi animali vengono liberati in mare.
La cosa importante è educare i più piccoli a rispettare la natura e gli esseri viventi. Va anche ricordato che catturale granchi e stelle marine oltre ad essere una condotta illegale è anche immorale.
“Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro”. Questo quanto recita l’articolo 544 del Codice penale.
Usiamo il buonsenso e lasciamo stare tutti questi piccoli e poveri animali marini.
Photo credit: arteviaggiblog