Molti succhi di frutta testati contengono sia succo che polpa, ma non di frutta, senza contare gli zuccheri aggiunti. Come e quali scegliere in base a questo test.
Il succo di frutta, per quanto consiste in un prodotto non indispensabile per la sopravvivenza dell’essere umano, è uno dei tanti presenti da anni, sulle tavole di un’alta percentuale di consumatori,.
Un prodotto veloce e semplice da consumare, e soprattutto conosciuto come bevanda salutare per i bambini, perché contenente appunto, frutta.
Non siamo certamente qui a discutere le notevoli proprietà della frutta, ma possiamo discutere quelle dei succhi di frutta.
Altroconsumo ha effettuato 18 test su altrettante marche di succo di frutta , rilevando che molti di essi, contengono succo o purea ma non di frutta come decantato da pubblicità e da coloratissime e simpaticissime confezioni “genuine”.
Il succo di frutta al 100% è soltanto quello prodotto da frutta frullata senza alcun altro procedimento aggiunto.
Toglietevi dalla testa che un 100% succo di arance possa avere lo stesso significato espresso della frase, tecnicamente , per un ‘azienda risulterebbe un problema.
Cominciamo parlando della frutta utilizzata per la produzione: si tratta di frutta che deriva dagli scarti inviati per il consumo fresco, quindi frutta della peggiore qualità.
Questi scarti vengono poi schiacciati per ottenere la polpa, a cui viene aggiunto poi acido citrico in modo da rendere l’ambiente acido.
La purea viene quindi trattata a 100 gradi per 30 secondi, subendo una netta diminuzione del contenuto in vitamine, minerali ed enzimi.
Già in questa fase iniziale il succo è qualcosa che contiene “calorie vuote”: il contenuto energetico rimane elevato, mentre l’energia vitale espressa in quantità di vitamine, minerali ed enzimi è nettamente inferiore.
Non abbiamo ancora parlato di quelle marche che aggiungono molti zuccheri, Parliamo di marche che vengono destinate anche ai più piccoli.
Sicuramente vi sarà capitato di acquistare una confezione o svariate confezioni di succhi di frutta.
Avrete ben notato che sono caratterizzate da immagini che richiamano molto l’idea della salute e da frasi, come dicevamo prima , “100% succo di frutta” .
Se provaste a girare la confezione però, leggereste che il contenuto di frutta equivale soltanto al 20% .
Ricapitoliamo, acquistiamo un succo di frutta dove ci aspettiamo che ci sia al 80% di frutta e il 20% delle restanti sostanze, ma in realtà ne acquistiamo uno con le proporzioni invertite. Acquistereste un succo di frutta trovando scritto a caratteri cubitali “soltanto il 20% di frutta”? Credo proprio di no.
Di seguito ti riportiamo un test completato da Altroconsumo su 18 succhi di frutta i quali sono stati classificati per l’ alta qualità, la qualità media o da evitare.
Il test è stato effettuato proprio in base a dei parametri qualitativi che rilevano l’effettiva reale presenza di vera frutta o meno .
Immagino inoltre, che almeno una volta si è stati indotti a fare una scelta di un prodotto piuttosto che un altro in base alla confezione, o ancora a valutare un prodotto di qualità in base al prezzo.
Purtroppo non è cosi, noterete che, alcuni prodotti testati e classificati come i migliori costano anche meno di €1.
Se vuoi approfondire l’argomento vai sulla fonte qui
Molti succhi di frutta testati contengono sia succo che polpa, ma non di frutta, senza contare gli zuccheri aggiunti. Come e quali scegliere in base a questo test.
Il succo di frutta, per quanto consiste in un prodotto non indispensabile per la sopravvivenza dell’essere umano, è uno dei tanti presenti da anni, sulle tavole di un’alta percentuale di consumatori,.
Un prodotto veloce e semplice da consumare, e soprattutto conosciuto come bevanda salutare per i bambini, perché contenente appunto, frutta.
Non siamo certamente qui a discutere le notevoli proprietà della frutta, ma possiamo discutere quelle dei succhi di frutta.
Altroconsumo ha effettuato 18 test su altrettante marche di succo di frutta , rilevando che molti di essi, contengono succo o purea ma non di frutta come decantato da pubblicità e da coloratissime e simpaticissime confezioni “genuine”.
Il succo di frutta al 100% è soltanto quello prodotto da frutta frullata senza alcun altro procedimento aggiunto.
Toglietevi dalla testa che un 100% succo di arance possa avere lo stesso significato espresso della frase, tecnicamente , per un ‘azienda risulterebbe un problema.
Cominciamo parlando della frutta utilizzata per la produzione: si tratta di frutta che deriva dagli scarti inviati per il consumo fresco, quindi frutta della peggiore qualità.
Questi scarti vengono poi schiacciati per ottenere la polpa, a cui viene aggiunto poi acido citrico in modo da rendere l’ambiente acido.
La purea viene quindi trattata a 100 gradi per 30 secondi, subendo una netta diminuzione del contenuto in vitamine, minerali ed enzimi.
Già in questa fase iniziale il succo è qualcosa che contiene “calorie vuote”: il contenuto energetico rimane elevato, mentre l’energia vitale espressa in quantità di vitamine, minerali ed enzimi è nettamente inferiore.
Non abbiamo ancora parlato di quelle marche che aggiungono molti zuccheri, Parliamo di marche che vengono destinate anche ai più piccoli.
Sicuramente vi sarà capitato di acquistare una confezione o svariate confezioni di succhi di frutta.
Avrete ben notato che sono caratterizzate da immagini che richiamano molto l’idea della salute e da frasi, come dicevamo prima , “100% succo di frutta” .
Se provaste a girare la confezione però, leggereste che il contenuto di frutta equivale soltanto al 20% .
Ricapitoliamo, acquistiamo un succo di frutta dove ci aspettiamo che ci sia al 80% di frutta e il 20% delle restanti sostanze, ma in realtà ne acquistiamo uno con le proporzioni invertite. Acquistereste un succo di frutta trovando scritto a caratteri cubitali “soltanto il 20% di frutta”? Credo proprio di no.
Di seguito ti riportiamo un test completato da Altroconsumo su 18 succhi di frutta i quali sono stati classificati per l’ alta qualità, la qualità media o da evitare.
Il test è stato effettuato proprio in base a dei parametri qualitativi che rilevano l’effettiva reale presenza di vera frutta o meno .
Immagino inoltre, che almeno una volta si è stati indotti a fare una scelta di un prodotto piuttosto che un altro in base alla confezione, o ancora a valutare un prodotto di qualità in base al prezzo.
Purtroppo non è cosi, noterete che, alcuni prodotti testati e classificati come i migliori costano anche meno di €1.
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