Il Trentino torna questa mattina protagonista di una nuova ordinanza firmata da Maurizio Fugatti nei confronti dell’orsa Jj4. Il presidente della Provincia autonoma ha richiesto ancora una volta l’abbattimento dell’animale in attesa della sentenza che il Tar terrà l’11 maggio.
L’orsa nelle scorse settimane ha tolto la vita al giovane runner Andrea Papi all’interno dei boschi di Caldes. In un primo momento l’ordinanza per il suo abbattimento è stata sospesa grazie al Tar di Trento e alle associazioni animalisti che, stanno lottano per Jj4.
Sono proprio queste nelle ultime ore ad annunciare una dura replica contro il provvedimento richiesto da Fugatti nei confronti dell’animale. Il presidente infatti, sembra non riuscire a trovar pace e continua a sottolineare l’importanza di porre fine alla vita dell’orsa il prima possibile.
Quest’ultima in attesa del Tar si trova all’interno del rifugio forestale di Casteller a Trento. Ora la Lav e il resto degli animalisti si sono scagliati contro il nuovo decreto annunciando una diffida. Ecco cosa sta succedendo.
Trentino, Fugatti firma una nuova ordinanza per abbattere l’orsa Jj4: animalisti gridano alla diffida

A esporsi nuovamente per quanto accaduto è la Lav proprio come riporta l’Ansa. Quest’ultimi hanno affermato: “La data del prossimo 11 maggio, nella quale il Tar in sede collegiale avrebbe dovuto fornire il verdetto finale sull’orsa Jj4, visto il ritiro ieri sera da parte di Fugatti delle sue due prime ordinanze, rimane quindi il giorno in cui l’Asl veterinaria trentina, su ordine del Presidente provinciale, ha il mandato di eseguire morte dell’animale”.
Anche l’ufficio legale di Leal starebbe depositando una denuncia per: “sequestro dell’animale e sta valutando anche il deposito del ricorso al Tar avverso questa nuova ordinanza”. L’Oipa invece afferma: “presenterà una denuncia in Tribunale per uccisione non necessitata e invita i veterinari a non eseguire l’eutanasia, come indicato dal loro Ordine professionale di Trento”.
I vari enti animalisti fanno riferimento all’ultimo decreto esposto da Fugatti in cui possiamo leggere: “In via precauzionale per la salute e l’incolumità pubblica, sia ragionevole abbattere l’animale. Anziché accettare anche il minimo rischio che lo stesso possa nuovamente venire a contatto con una persona”
“Anche nell’ambito di tutte le fasi operative finalizzate all’eventuale trasferimento dello stesso in altro luogo. Va considerato che a oggi la Provincia non dispone di una concreta alternativa prefigurata nei decreti cautelari del presidente del Trga di Trento” termina la nota di Fugatti.