Truffa delle telefonate provenienti dalla Tunisia, prestate la massima attenzione. Il 2020 è cominciato soltanto da pochi giorni, eppure si contano già tante segnalazioni su una truffa che è già nota da diversi anni. Di cosa si tratta?
Stiamo parlando della truffa delle chiamate mute provenienti dalla Tunisia che hanno come prefisso il +216. Più nello specifico si tratterebbe di telefonate che durano davvero pochissimo, solo qualche secondo. In molti non riescono nemmeno a rispondere.
Ad ogni modo, chi ha avuto la sfortuna di rispondere, ha fatto sapere che dall’altra parte del telefono non si sente nessuno parlare. A volte si incappa nell’errore di richiamare il numero dopo aver visto la chiamata persa. Ecco, in questo caso la truffa è in pieno atto.
Queste chiamate hanno un solo obiettivo ovvero prosciugare il credito telefonico di chi sta dall’altra parte del telefono. Il costo infatti è di 1,50 euro al secondo.
Truffa delle telefonate mute dalla Tunisia
In caso di truffe telefoniche la Polizia Postale ormai da parecchi anni consiglia di non rispondere o di non richiamare. Questo vale soprattutto per i numeri che presentano un prefisso +216 o appartenente ad altri paesi stranieri.
Secondo quanto riferito dalla Polizia Postale, nel mese di dicembre sono arrivate per lo più telefonate truffa provenienti dalla Gran Bretagna e dalla Tunisia.
Le modalità sono praticamente le stesse. Arrivano due-tre squilli, giusto per incuriosire la vittima e portarla a richiamare. Ecco scattata la trappola.
I consigli della Polizia Postale
Ricapitolando, dunque, secondo quanto riferito dalla Polizia Postale bisogna evitare di inviare messaggi a numeri strani o comunque sconosciuti.
Se si tratta di mail o di sms, evitare di aprire qualsiasi tipo di link inviati da numeri sconosciuti e se il caso eventualmente bloccarli. Ad ogni modo, bisogna sempre prestare la massima attenzione, perché la truffa è dietro l’angolo.
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