Tumore inesistente diagnosticato alla famosa ex cantante Marisa Sacchetto. La modella conosciuta soprattutto per i suoi lavori datati anni Settanta, è stata vittima di una diagnosi sbagliata e di un presunto tumore al fegato maligno a cui avevano assegnato la chemioterapia. La vicenda accaduta diversi anni fa è tornata sulla cresta dell’onda mediatica perché ben due medici dell’Ospedale di Piove di Sacco sarebbero finiti al processo.
Tutti almeno una volta hanno sentito parlare di Marisa Sacchetto. Negli anni Settanta infatti, il suo nome era sulla bocca di tutti i telespettatori grazie alle sue grandi esibizioni come cantante e modella. L’artista nel corso della sua carriera ha varcato palchi importanti come quelli di Sanremo e di Canzonissima, esibendosi con le sue innumerevoli canzoni. Ora però, la ex cantante dovrà presentarsi davanti al giudice di pace per raccontare cosa l’è accaduto negli ultimi anni.
Tumore inesistente diagnosticato a Marisa Sacchetto: due medici finiscono al processo
Marina Sacchetto è stata vittima di una diagnosi sbagliata all’interno dell’Ospedale di Piove di Sacco. La ex cantante era stata sottoposta a una chemioterapia di cui in realtà non aveva affatto bisogno. Nel 2015 la donna aveva ricevuto la prima diagnosi di cancro ai reni, sottoponendosi anche alla chemioterapia e seguendo le parole dei due medici che l’avevano seguita fin dall’inizio.
Due anni dopo ovvero nel 2017 Marina Sacchetto aveva portato gli esiti della sua biopsia svola all’ospedale di Piave di Sacco al suo nuovo medico. È stato proprio quest’ultimo che poco convinto degli esami, ha deciso di sottoporla a nuovi accertamenti scoprendo poi di non essere mai stata affetta da nessun tumore maligno. Proprio per questo motivo, non ci sarebbe stato bisogno di nessuna terapia aggressiva.
Il prossimo 12 Luglio la ex cantante dovrà mostrarsi davanti al giudice di pace mentre il pm Marco Brusegan ha spedito i due medici accusati, direttamente al processo. Ora si dovranno aspettare le parole del giudice di pace per capire o meno se i medici che hanno sbagliato diagnosi saranno condannati.
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