Uno dei momenti più importanti nella vita di una donna, e di due innamorati, è sicuramente la nascita del primo figlio, che ne consolida i sentimenti. A rendere tutto più speciale, però non è solo il parto.
Tutto il percorso, fatto di visite e accertamenti, fino a quando non giunge il momento di scoprire se si tratti di un maschietto o di una femminuccia. Ma in alcuni casi, molto rari, possono esserci delle scoperte inaspettate.
Come la storia di cui stiamo per rendervi partecipi, che vede come protagonisti 2 genitori, che dopo le visite di routine e quella per scoprire se si trattasse di un maschio o di una femmina, hanno fatto una scoperta inimmaginabile.
Mamma partorisce due gemelle con un unico cuore: “Un dono di Dio”
Una madre, dopo aver fatto l’ecografia per scoprire il se**o di quello che credeva essere un solo bambino, assieme al marito ha fatto una scoperta che ha lasciato entrambi senza parole. Questo perché non si trattava di un solo bambino.
Precisamente, si trattava di due gemelle siamesi, e che quell’unico battito individuato nel monitor, era dovuto alle conformazioni delle gemelle che erano attaccate dal busto. La madre di soli 24 anni ha raccontato che: “in quel momento è cambiato tutto. Ho iniziato ad andare nel panico e a piangere”.
I dottori hanno subito informato i genitori dicendo che non era possibile dividerle, proprio perché essendoci un solo cuore, non sarebbe stato possibile salvarle. Un mese prima del parto, un cardiologo ha infatti dichiarato che: “Non potevano vivere l’una senza l’altra”.
Alla donna era stato proposto di ab****ire, ma ha rifiutato immediatamente. Questo perché nonostante tutto, ha sempre considerato Amelia e Elhora un dono di Dio. La mamma ha raccontato che: “All’inizio mi sono sentita devastata, triste, confusa, in preda all’incertezza e alla paura. Nessuno può predire il futuro, non sai mai cosa possa arrivare”.
Ed ha poi raccontato di come appena nate, ha potuto tenerle in braccio solamente per un’ora, e che erano abbracciate tra loro: “Non si muovevano molto e non hanno aperto gli occhi, ma sapere di averle lì, che erano vive tra le mie braccia, mi ha dato un senso di pace. Non riuscivo a immaginare di non incontrarle”.